Fedez oggi in Tribunale a Roma per le accuse di calunnia presentate dal Codacons nei suoi confronti: il giudice deve decidere se rinviarlo a giudizio
“Il presidente del Codacons invidia i miei addominali“. E ancora “Ennesimo processo inutile contro quell’associazione inutile”. Ancora : “Un giorno in pretura, proteggimi“. E, infine, arrivando in Tribunale e trovandosi il codazzo di giornalisti e telecamere in attesa, il commento è “Sembra il Met Gala”. I commenti, pieni di ironia e sarcasmo, sono quelli che Fedez riserva su Instagram all’odierna udienza, in Tribunale a Roma, per il processo che lo vede imputato di calunnia dopo la denuncia presentata da parte del presidente del Codacons.
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Il rapper, oggi, verrà sentito nel corso dell’udienza preliminare per questa vicenda, che risale al 2020, e nell’udienza di oggi il giudice deve decidere se mandarlo a processo o meno. È stato lui stesso a chiedere di essere sentito. Nel 2020, in una delle tante puntate della ‘guerra’ tra il rapper e l’associazione dei consumatori, Fedez accusò il Codacons di utilizzare alcuni banner pubblicitari ingannevoli sul proprio sito per ottenere fondi con la scusa della pandemia da Covid-19. Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, in reazione lo denunciò per diffamazione.
Da questa mattina, sui social, il rapper dispensa battutine e frecciate sul’udienza. In brevi video pubblicati come storie di Instagram, ironizza sul processo, scherza con la sua assistente, con gli avvocati. E chiede pure al cameriere dello studio legale chi secondo lui ha ragione. Infine, posta foto ironiche come quella di se stesso a torso nudo, allo specchio. Con scritto: “Il presidente del Codacons è invidioso dei miei addominali”. Un’altra storia Fedez la posta quando arriva in zona Tribunale. Commenta la folla di cronisti e scrive: “Sembra il Met Gala“.
LA REPLICA DEL CODACONS
Siamo soddisfatti per l’esito dell’udienza odierna dove ancora una volta abbiamo ribadito come il banner contestato da Fedez sia stato ritenuto dal Tribunale corretto, chiaro e totalmente trasparente verso gli utenti. Lo afferma il Codacons, commentando l’udienza odierna al Tribunale di Roma dove il rapper, contrariamente alle notizie circolate nelle ultime ore, non è stato affatto prosciolto dalle accuse, per le quali il Gup si esprimerà il prossimo 17 giugno.
Nel corso del suo intervento Fedez, incalzato dagli avvocati del Codacons, ha sostenuto che tutte le battaglie in tema di coronavirus condotte dall’associazione tra il 2020 e il 2021, da quella sul costo elevato delle mascherine alle azioni legali a tutela degli anziani ricoverati nelle Rsa, fossero irrilevanti, perché l’unica vera iniziativa degna di merito è stata la sua raccolta fondi per l’ospedale San Raffaele di Milano.
Non possiamo poi non sottolineare come, attraverso le foto e i video pubblicati oggi sui social da Fedez, il rapper abbia dimostrato di avere scarsa considerazione della giustizia italiana, ritenendo forse che il lavoro dei tribunali e dei giudici rientri nel concetto di “inutilità” da lui espresso nelle storie pubblicate oggi su Instagram – prosegue il Codacons – Ora il Gup, a seguito dell’udienza odierna, dovrà decidere se rinviare a giudizio Fedez per calunnia, e ha fissato la prossima udienza al 17 giugno.