Nelle persone diabetiche con sovrappeso o obesità il mantenimento di una combinazione di livelli elevati di attività fisica e di perdita di peso riduce il rischio cardiovascolare
Nelle persone diabetiche con sovrappeso o obesità il mantenimento di una combinazione di livelli elevati di attività fisica e di perdita di peso è risultato associato a una riduzione significativa del rischio di numerosi eventi cardiovascolari, come emerso da un’analisi post hoc del trial Look AHEAD pubblicata su JAMA Network Open.
L’aumento della quantità di attività fisica da moderata a vigorosa rappresenta un cambiamento benefico nello stile di vita e un metodo convenzionale per ridurre il peso corporeo e livelli di attività fisica o un calo ponderale più elevati sono stati associati a un minor rischio di eventi cardiovascolari. Tuttavia le evidenze a sostegno della perdita di peso indotta dallo stile di vita e dell’aumento dell’attività fisica sono classificate come livello B nelle linee guida, indicando che le raccomandazioni si basano su studi clinici randomizzati limitati, hanno premesso gli autori dell’analisi.
«Per approfondire la nostra conoscenza degli esiti della perdita di peso indotta dallo stile di vita è cruciale condurre ulteriori ricerche» hanno scritto il primo autore Zihao Huang e colleghi del First Affiliated Hospital, in Cina. «Studi recenti hanno indicato che un aumento del volume di attività fisica potrebbe aumentare i benefici metabolici della perdita di peso, ma non è chiaro se l’associazione tra perdita di peso e rischio di eventi cardiovascolari differisca in base al volume di attività fisica».
Una recente analisi dei dati dello studio Look AHEAD (Action for Health in Diabetes), un trial clinico randomizzato che ha valutato gli effetti cardiovascolari di un intervento intensivo sullo stile di vita in pazienti con sovrappeso o obesità e diabete di tipo 2, ha dimostrato che livelli elevati di attività fisica riducono il rischio di progressione della malattia renale cronica.
Analisi secondaria di Look AHEAD
Nell’attuale analisi post hoc, i ricercatori hanno esaminato una coorte di 1.229 pazienti in Look AHEAD che avevano partecipato a un sottostudio sull’attività fisica misurata tramite accelerometria. L’outcome primario era il primo verificarsi di un esito cardiovascolare composito che includeva decesso per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale o ricovero per angina.
All’interno della coorte il 27% dei partecipanti ha raggiunto e mantenuto la perdita di peso durante i primi 4 anni dello studio e il 32% ha anche mantenuto un elevato livello di attività fisica. Durante un follow-up mediano di 9,5 anni, hanno sviluppato l’esito primario 54 partecipanti con una perdita di peso di almeno il 7% (16,2%), 144 con un perdita di peso inferiore al 7% (16,1%), 151 con basso volume di attività fisica (16,9%) e 47 con livelli elevati di attività fisica (13,9%).
Maggiori benefici con la combinazione di attività fisica elevata e perdita di peso
I ricercatori hanno rilevato che il mantenimento di livelli elevati di attività fisica e di perdita di peso era associato a un rischio significativamente inferiore del 61% di un outcome primario (HR = 0,39) rispetto a un basso volume di attività fisica e nessuna perdita di peso. I benefici cardiovascolari derivanti da livelli elevati di attività fisica sono stati più significativi in quanti hanno ottenuto una perdita di peso di almeno il 7% (P=0,01 per l’interazione), mentre non sono emerse differenze nel rischio di esiti primari tra i soggetti con solo perdita di peso o solo volumi elevati di attività fisica.
Gli autori hanno fatto presente che tanto l’attività fisica elevata quanto la perdita di peso sono importanti, ma che la loro combinazione potrebbe essere più vantaggiosa nella popolazione dello studio. «Potrebbe essere più utile che i medici forniscano prescrizioni e suggerimenti sullo stile di vita considerando l’associazione tra benefici cardiovascolari, attività fisica e perdita di peso con le caratteristiche dell’individuo» hanno scritto.
Hanno anche osservato che gli studi futuri dovrebbero considerare interventi sullo stile di vita basati sulle caratteristiche basali dei pazienti o sulla combinazione di perdita di peso e aumento dell’attività fisica per chiarire le relazioni causali tra esercizio fisico, perdita di peso ed eventi cardiovascolari.
Possibili meccanismi alla base del beneficio cardiovascolare
I benefici cardiovascolari ottenuti dall’aumento dell’attività fisica e dalla perdita di peso sono molteplici. Precedenti revisioni sistematiche ne hanno riassunto i meccanismi, tra i quali il miglioramento del metabolismo e della salute vascolare, oltre che la stimolazione del rilascio di exerkine protettive cardiovascolari (frazioni di segnalazione rilasciate in risposta all’esercizio acuto e/o cronico che esercitano i loro effetti attraverso vie endocrine, paracrine e/o autocrine). Tuttavia i meccanismi secondo cui la perdita di peso migliora i benefici cardiovascolari dell’attività fisica negli individui con diabete di tipo 2 e sovrappeso o obesità sono stati poco studiati, hanno commentato i ricercatori.
Questa popolazione può avere una maggiore deposizione di grasso ectopico e atrofia muscolare, che possono compromettere la biologia del muscolo scheletrico già indebolita a causa degli effetti lipotossici. Tuttavia molti benefici cardiovascolari indotti dall’esercizio sono guidati dalla biologia del muscolo scheletrico. Gli effetti lipotossici possono essere mitigati attraverso la perdita di peso o l’esercizio fisico, e inoltre quest’ultimo può migliorare il metabolismo energetico e le funzioni mitocondriali all’interno dei muscoli scheletrici e del fegato.
Queste risposte fisiologiche possono anche essere potenziate dalla riduzione del grasso ectopico attraverso la perdita di peso, quindi il calo ponderale può fornire un feedback positivo sui benefici dell’aumento dell’attività fisica e la concomitanza dei due fattori può invertire i cambiamenti patologici del diabete di tipo 2 e dell’obesità.
Referenze
Huang Z et al. Physical Activity and Weight Loss Among Adults With Type 2 Diabetes and Overweight or Obesity: A Post Hoc Analysis of the Look AHEAD Trial. JAMA Netw Open. 2024 Feb 5;7(2):e240219.