Inchiesta su Giovanni Toti, le intercettazioni: “Porta un po’ di caviale, il problema di tuo figlio è risolto. Poi ci sono le elezioni, ci serve una mano…”
La gip di Genova Paola Faggioni l’ha definita “un’allarmante abitualità e sistematicità di un meccanismo perfettamente collaudato”. Un sistema che traspare, secondo la tesi accusatoria, dalle intercettazioni telefoniche.
Toti a Spinelli: “Sono buttato in barca da Aldo, quando gliela portiamo sta proroga? Se riusciamo entro metà settembre fa comodo anche a me”.
E ancora “Sto pranzando con l’intera famiglia di Spinelli…bisogna trovare una soluzione per la spiaggia. Razionalizziamo le (spiagge, ndr) libere che ci sono, accorpiamo, spostiamo”.
“Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio, ora facciamo la pratica, si può costruire…Quando mi inviti in barca? Così parliamo un po’ che ora ci sono le elezioni, abbiamo bisogno di una mano”.
“Porta un po’ di caviale da Monaco, che la settimana prossima veniamo a mangiare una patata col caviale in barca”.
Ecco i dialoghi messo neri su bianco nelle carte dell’inchiesta della Procura di Genova iniziata nel 2020 che ha portato agli arresti domiciliari del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, accusato di corruzione legata a concessioni portuali e favori elettorali. La magistratura ipotizza una rete intrecciata di rapporti tra Toti; Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e Aldo Spinelli, ex presidente del Genoa calcio e a capo di un potente gruppo imprenditoriale nel settore della logistica.
FONTE: Agenzia di stampa Dire (www.dire.it).