Continua lo scontro a distanza tra Don Patriciello e Vincenzo De Luca


Don Patriciello a De Luca: “Le sue parole mettono a rischio la mia vita”. Il governatore campano: “Non ha il monopolio della lotta alla camorra”

de luca don patriciello

“Io Pippo Baudo con la frangetta? Ringrazio il signore di avere ancora i capelli. Sono stato preso alla sprovvista dalle parole di De Luca. Il problema della politica tra destra e sinistra non mi riguarda. Sono un parroco di questo territorio per anni abbandonato dallo Stato. Giorgia Meloni ha preso degli impegni che sta mantenendo. È mio dovere quindi non solo dirlo, ma anche ringraziarla se la cosa dispiace al nostro governatore se ne faccia una ragione. Posso comprendere le questioni politiche ma tirarmi in ballo in questo momento mette a repentaglio la mia vita. È come dire ai camorristi che hanno fatto bene a mettere una bomba davanti la mia parrocchia. Caro presidente questa cosa mi preoccupa, non penso sia stata un’uscita felice e quelle parole sono state del tutto fuori luogo”. Così don Patriciello, parroco di Caivano. De Luca ha offeso la mia dignità di prete e di uomo. La solidarietà della Meloni? Mi piacerebbe sentire le stesse parole anche dalla Schlein”, conclude.

LEGGI ANCHE: De Luca su Don Patriciello: “È il Pippo Baudo di Napoli con la frangetta”. L’ira di Meloni

DE LUCA: DON PATRICIELLO NON HA MONOPOLIO LOTTA CONTRO CAMORRA

“In relazione al polverone sollevato dall’on. Meloni, che non ha evidentemente nulla di serio di cui parlare, è utile precisare che la mia battuta non riguarda don Patriciello, ma la scorrettezza di chi ha strumentalizzato a fini di propaganda politica – quando ha presentato l’ipotesi di premierato – figure pubbliche che non c’entrano nulla con le riforme costituzionali”. Lo dice il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. “Quanto a don Patriciello- aggiunge-, sia detto con il massimo rispetto, ma con assoluta e definitiva chiarezza, che apprezziamo le sue battaglie, ma che non ha il monopolio della lotta contro la camorra. Ci sono innumerevoli cittadini, lavoratori, uomini di Chiesa e giovani, che sono quotidianamente e silenziosamente impegnati in questa battaglia. E che qualcuno di noi questa battaglia la fa da cinquant’anni, e magari avendo rinunciato a ogni scorta”. Per il resto, prosegue, “siamo impegnati oggi in un lavoro importante e positivo, anche con il contributo fondamentale del mondo religioso, sui temi della famiglia e della relativa legge regionale a cui stiamo lavorando. E stiamo combattendo, da soli, per sbloccare le risorse decisive per aprire cantieri e creare lavoro”.

DE LUCA: SUGGERIREI A DON PATRICIELLO UN PO’ PIÙ DI IRONIA

“Suggerirei a don Patriciello, amichevolmente, di avere un po’ più di ironia, soprattutto quando ci si presenta non sul piano dei rapporti istituzionali relativi alla tutela del nostro territorio, ma sul piano improprio della politica politicante”. Lo dice il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.