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Bimba di 2 anni azzannata da pitbull a a Sesto San Giovanni: è ricoverata al Niguarda

pitbull

A Sesto San Giovanni, una bambina di 2 anni e mezzo in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano dopo essere stata azzannata da un pitbull

A meno di un mese della tragedia di Eboli, dove lo scorso 22 aprile un bimbo di 15 mesi è stato sbranato da due pitbull, un nuovo grave episodio si registra a Sesto San Giovanni, con una bambina di 2 anni e mezzo in gravi condizioni all’ospedale Niguarda di Milano dopo essere stata azzannata da un pitbull. Lo afferma il Codacons, che torna a chiedere a gran voce misure per garantire la sicurezza dei cittadini e limitare il fenomeno dei cani potenzialmente pericolosi.

“Al di là del nuovo caso e delle dinamiche che hanno causato l’aggressione di Sesto San Giovanni, è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolose per l’uomo, e che la loro diffusione sul territorio è in forte aumento anche a causa di mode e tendenze del momento – afferma il presidente, Marco Maria Donzelli – Indipendentemente dall’ educazione che si dà al proprio animale, è universalmente riconosciuto come alcune razze, ad esempio pitbull o rottweiler, per le loro caratteristiche peculiari fisiche (potenza, robustezza, dentatura) possano provocare ferite letali in caso di morsicatura. Proprio per questo, e senza ovviamente demonizzare gli animali, chiediamo da tempo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi. Il morso di un volpino, infatti, non causa certo le stesse ferite del morso di un pitbull”.

“L’ aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotta dall’ ex Ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza. Una lista che, anche alla luce dei nuovi gravi incidenti che si stanno registrando in Italia, andrebbe ripristinata, considerando che ogni anno si contano in Italia circa 70mila aggressioni a danno dell’uomo da parte di cani, e che non tutte le razze sono adatte a chiunque” – conclude Donzelli.

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