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Novo Nordisk acquisisce Cardior Pharmaceuticals

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Novo Nordisk si sta impegnando per costruire la sua pipeline di malattie cardiovascolari attraverso l’acquisizione di Cardior Pharmaceuticals

Novo Nordisk si sta impegnando per costruire la sua pipeline di malattie cardiovascolari attraverso l’acquisizione di Cardior Pharmaceuticals, grazie alla quale otterrà il candidato farmaco in fase intermedia CDR132L.

In base ai termini concordati, Novo Nordisk acquisirà Cardior per un importo massimo di 1,025 miliardi di euro (1,1 miliardi di dollari), comprensivo di un importo iniziale non rivelato e di ulteriori pagamenti di milestone. La transazione dovrebbe concludersi nel secondo trimestre.

Martin Holst Lange, vicepresidente esecutivo per lo sviluppo della casa farmaceutica danese, ha sottolineato che l’accordo “rafforzerà la nostra pipeline di progetti nelle malattie cardiovascolari, dove abbiamo già programmi in corso in tutte le fasi di sviluppo clinico”.

CDR132L agisce bloccando e parzialmente invertendo la patologia cellulare mediante il blocco selettivo dei livelli anomali della molecola di microRNA miR-132, portando potenzialmente a un miglioramento duraturo della funzione cardiaca. Secondo Lange, il composto “ha una modalità d’azione distintiva e il potenziale per diventare una terapia first in class”.

CDR132L è attualmente in Fase II nel trial HF-REVERT, condotto su 280 persone affette da insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF) che hanno precedentemente subito un infarto miocardico. Novo Nordisk prevede di avviare un secondo studio di fase II su CDR132L in una popolazione con insufficienza cardiaca cronica e ipertrofia cardiaca.

Oltre ai suoi prodotti principali nel campo del diabete e dell’obesità, Novo Nordisk si sta espandendo nel settore delle malattie cardiovascolari. La sua attività più avanzata è ziltivekimab, un anticorpo monoclonale completamente umano diretto contro IL-6. La terapia, che è stata aggiunta alla sua pipeline attraverso l’acquisto di Corvidia Therapeutics nel 2020, è in fase di studio per la malattia cardiovascolare aterosclerotica e l’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione conservata.

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