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Supply chain: cos’è e come renderla più sostenibile

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La supply chain, o catena di approvvigionamento, rappresenta un intricato sistema di processi che si adatta alle esigenze dell’Industria.

Con il termine ci si riferisce al complesso processo che facilita il lancio di un prodotto o servizio sul mercato, coordinando il trasferimento dal fornitore al cliente.

Questa catena coinvolge un sistema di organizzazioni, persone, informazioni e risorse che partecipano al trasferimento o alla fornitura di un servizio o prodotto, dall’inizio (materie prime) alla fine (consegna al cliente).

Le tecnologie utilizzate sono altamente flessibili, modulari e interoperabili, consentendo una gestione organizzata dei materiali e delle merci. Ad esempio, un magazzino automatizzato sfrutta sistemi avanzati, garantendo una migliore efficienza e tracciabilità lungo l’intera catena di approvvigionamento.

Le fasi fondamentali della supply chain

La catena di approvvigionamento è strutturata in quattro fasi fondamentali, definite come anelli. In ognuno di questi passaggi, esistono opportunità significative per rendere la catena di approvvigionamento più sostenibile e “green”, riducendo sprechi, inefficienze e impatti ambientali.

Prima fase: approvvigionamento

L’approvvigionamento, fase iniziale critica della catena di approvvigionamento, implica la selezione e l’acquisizione delle materie prime necessarie per la produzione. È una fase fondamentale per garantire l’efficienza e la sostenibilità dell’intera catena.

Durante l’approvvigionamento, è essenziale effettuare gli ordini di materie prime in modo oculato e strategico. Ciò significa valutare attentamente le necessità in base alla produzione prevista e ai livelli di inventario attuali, utilizzando dati storici e previsioni per evitare gli sprechi.

Inoltre, è importante collaborare con fornitori affidabili e sostenibili, che offrano materie prime di alta qualità e che siano certificati per la sostenibilità ambientale.

Seconda fase: produzione

Durante la fase di produzione le materie prime vengono trasformate nel prodotto finale attraverso processi di lavorazione che possono variare in termini di complessità e durata.

In questa fase, la scelta delle fonti energetiche impiegate riveste un’importanza fondamentale per la sostenibilità dell’intera catena di approvvigionamento. Meglio utilizzare fonti energetiche rinnovabili e a basso impatto ambientale.

Processi efficienti e ben strutturati non solo migliorano la qualità del prodotto, ma riducono anche lo spreco di risorse e minimizzano l’emissione di gas serra e altri inquinanti.

Terza fase: distribuzione

La fase di distribuzione nella supply chain comprende tutte le operazioni di magazzino e logistica necessarie per far arrivare il prodotto finito alle aziende distributrici e ai consumatori finali.

Questa fase coinvolge una complessa rete di trasporti che può includere modalità aeree, ferroviarie o su strada (come camion, tir e furgoni).

Tuttavia, la distribuzione su vasta scala rappresenta attualmente uno degli anelli della supply chain più difficili da ripensare in un’ottica green.

Quarta fase: vendita

Nella supply chain, la fase di vendita coinvolge le aziende distributrici che fungono da canali di vendita per il prodotto, rendendolo accessibile ai consumatori finali.

Questa fase è essenziale per il completamento del ciclo commerciale e per garantire che il prodotto raggiunga il suo pubblico di destinazione.

Successivamente alla fase di vendita, vi è l’utilizzo del prodotto da parte dei consumatori. Anche se questa fase non rientra direttamente nella supply chain, è di fondamentale importanza per valutare la sostenibilità complessiva del ciclo di vita del prodotto.

L’approccio dell’economia circolare è cruciale: promuove il riutilizzo, il riciclo e il ripristino dei materiali e dei prodotti esistenti, minimizzando così il consumo di risorse e riducendo al minimo l’impatto associato alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti.

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