Un tempo scelta obbligata per un’utenza più giovane, i conti correnti online hanno lentamente conquistato un pubblico ampio e più maturo, che grazie alla crescente digitalizzazione ha richiesto sempre più conti da gestire in autonomia, online o anche da mobile, realizzando un importante risparmio.
Il motivo della grande diffusione dei conti correnti online è prima di ogni cosa di ordine economico, visto che il costo è decisamente inferiore rispetto a un conto corrente tradizionale, ma anche pratico, perché svolgere ogni operazione in qualsiasi luogo ci si trovi, senza recarsi in banca, è un’abitudine ormai acquisita alla quale difficilmente riusciremo in futuro a rinunciare.
La scelta di un conto corrente online, in special modo di un istituto bancario digitale senza sportelli al pubblico, può tradursi in un taglio fino al 25% delle spese di gestione.
Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio di ConfrontaConti.it, per una famiglia che sceglie una banca tradizionale la spesa media annua è di 225 euro, ma si riduce a 57 euro se la scelta ricadesse su una banca online. Nel caso di un utilizzo ibrido del conto, sia online che fisico, i costi si aggirano invece intorno ai 158 euro l’anno.
La distinzione tra un conto online e un conto tradizionale si basa sul modello operativo adottato: mentre le banche online si concentrano principalmente sull’erogazione di servizi digitali e dispongono di un numero limitato o di zero filiali, le banche tradizionali mantengono una presenza territoriale più diffusa e fondano la loro offerta sul servizio e sul rapporto diretto con il cliente.
Come scegliere un conto corrente
Le variabili da tenere in considerazione quando si valuta la spesa di un conto corrente sono principalmente tre:
- il canale di utilizzo;
- il numero di operazioni svolte nel corso dell’anno;
- i servizi offerti.
La funzionalità del conto è importante perché maggiori sono i servizi di cui si dispone, tanto più crescerà il suo costo. Stessa cosa dicasi per l’operatività, perché se dovesse superare le 60 operazioni l’anno (operatività media), inciderebbe molto sul costo del conto corrente. C’è poi la variabile canale di utilizzo, che può coincidere con la natura del conto oppure offrire un uso promiscuo, online o in filiale.
La combinazione migliore se si cerca di tagliare i costi è un conto solo online, con operatività media e funzioni base di un conto corrente, perché a queste condizioni si possono trovare anche prodotti a costo zero, la cui marginalità per l’istituto di credito è legata all’evoluzione del conto e alla richiesta in futuro di nuovi servizi.
L’analisi sui costi di ConfrontaConti.it
Secondo l’analisi effettuata dall’Osservatorio ConfrontaConti.it, nel corso dell’ultimo anno (gennaio 2023-gennaio 2024) si è osservato un aumento del 7,2% del canone annuo dei conti correnti tradizionali, che è arrivato a costare in media 60 euro l’anno, mentre i conti online hanno fatto registrare un calo dell’1,6%, con una spesa media di circa 29 euro.
I conti online hanno invece aumentato la commissione di prelievo dalle altre banche, del 10% rispetto all’anno precedente (pari a 1,37 euro per transazione), mentre le banche tradizionali fanno registrare una riduzione della spesa del 2,5%, pur risultando il prelievo da altre banche più caro (in media 1,93 euro).
Da segnalare anche una riduzione del costo della carta di credito, che ora ammonta a 32,34 euro l’anno (le carte “entry level”, in genere chiamate Classic), in ribasso del 4,7%. Anche con le banche online diventa più conveniente accedere a una carta di credito: il canone annuo è di poco più di 18 euro, in calo del 15% rispetto alle rilevazioni precedenti.