Dagli Stati Uniti arrivano nuovi dati a sostegno dell’importanza di una alimentazione “verde” dopo la diagnosi di tumore alla prostata
Un’alimentazione a base prevalentemente vegetale può essere utile a contrastare alcuni problemi associati al tumore prostatico, inclusi quelli legati all’incontinenza e alla vita sessuale. Lo spiegano, in un articolo pubblicato a febbraio 2024 sulla rivista Cancer, i ricercatori guidati da Stacy Loeb della New York University, che hanno in particolare valutato l’impatto di una dieta di questo tipo sulla qualità di vita di circa 3.500 uomini che avevano ricevuto una diagnosi di tumore della prostata non metastatico.
Tutti i partecipanti erano coinvolti nell’Health Professionals Follow‐Up Study (HPFS), un ampio studio iniziato nel 1986 per valutare l’associazione tra nutrizione e altri aspetti dello stile di vita con varie patologie, tra cui il cancro. Sappiamo che “il maggior consumo di alimenti salutari, soprattutto di origine vegetale, è associato a una riduzione del rischio di tumore della prostata avanzato o fatale. Conosciamo però ancora poco gli effetti di una dieta di questo tipo sulla qualità di vita dei pazienti”, come hanno spiegato gli autori.
Il primo passo è stato calcolare per i partecipanti il cosiddetto “plant‐based diet index” (PDI), un indice della dieta basata su alimenti non di origine animale, al fine di misurare il consumo di vegetali. A questo scopo, Loeb e colleghi hanno raccolto le risposte ai questionari che i partecipanti avevano compilato nel corso degli anni e nei quali avevano anche fornito informazioni sulle loro abitudini alimentari.
Rispetto a chi aveva ottenuto i punteggi PDI più bassi (ovvero diete meno “verdi”), chi aveva i punteggi più alti aveva anche una migliore funzione sessuale e un miglior funzionamento dell’apparato urinario (meno incontinenza, ostruzioni o irritazione). Dalle analisi sono emersi anche miglioramenti di problemi legati ai livelli e alle cure ormonali, tra i quali le vampate di calore e la depressione.
Come spiegano gli autori, sono numerosi i meccanismi con cui una dieta prevalentemente vegetale può influenzare positivamente la salute e la qualità di vita dei pazienti con tumore della prostata. “Per esempio, aumentare il consumo di fibre riduce la costipazione, che è importante per la salute urinaria” hanno spiegato i ricercatori, mettendo però in luce anche alcuni limiti dello studio. I pazienti coinvolti nell’analisi erano infatti tutti operatori sanitari, quindi probabilmente più attenti allo stile di vita. Occorreranno studi con una popolazione più rappresentativa di tutti i pazienti per validare ulteriormente i promettenti risultati.
Referenze
Loeb S, Hua Q, Bauer SR, et al. Plant-based diet associated with better quality of life in prostate cancer survivors. Cancer. Published online February 13, 2024. http://doi.org/10.1002/cncr.35172