Il progetto TEST Biofouling dell’IMO ha ricevuto il via libera per continuare il suo lavoro volto ad affrontare il trasferimento di specie invasive attraverso gli scafi delle navi
Secondo il comunicato dell’IMO, il progetto TEST Biofouling dell’IMO ha ricevuto il via libera per continuare il suo lavoro volto ad affrontare il trasferimento di specie invasive attraverso gli scafi delle navi per un altro anno.
Una proroga firmata tra l’IMO e l’Agenzia norvegese per la cooperazione allo sviluppo (Norad) il 10 aprile 2024 estenderà il progetto TEST Biofouling fino al 31 dicembre 2026, oltre il periodo di attuazione originale dal 2022 al 2025.
Ciò garantirà il sostegno al completamento dei piani a lungo termine dei paesi partecipanti al progetto, compresa la realizzazione di attività dimostrative.
Il progetto TEST Biofouling sperimenta tecnologie innovative e presenta metodi sostenibili per gestire il biofouling delle navi in una serie di paesi in via di sviluppo. Il biofouling si riferisce all’accumulo di organismi acquatici sugli scafi delle navi, che possono moltiplicarsi se introdotti in nuovi ambienti e sconfiggere le specie autoctone. È stato identificato come una delle maggiori minacce alla biodiversità marina e alle industrie che da essa dipendono, come il turismo e la pesca.
Il progetto sostiene l’attuazione delle Linee guida IMO Biofouling del 2023 e integra le azioni intraprese dal progetto GEF-UNDP-IMO GloFuling Partnerships.