Valditara tra dinosauri e cultura dei sessantottini da fermare


Valditara riparla di dinosauri: “Ok sapere che sono esistiti, ma ci sono altre cose da studiare”. Poi attacca: “Fermare la cultura sessantottina”

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In videocollegamento con il congresso di Dirigentiscuola a Bari, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara torna a parlare di dinosauri. Qualche settimana fa avevano fatto molto discutere le sue parole sui dinosauri ‘troppo’ studiati e sul troppo spazio dedicato ai dinosauri e alla preistoria nei programmi scolastici. “C’è troppa roba- aveva detto Valditara-. In terza elementare si vanno a spiegare tutte le specie dei dinosauri, tutto questo a che serve? E poi non conosciamo le esperienze più importanti del nostro passato che ci hanno dato i grandi valori dell’Occidente…”.

UN GIORNO PERSO A PARLARE DI UN FELINO VISSUTO 40 MILIONI DI ANNI FA

Oggi ne ha riparlato e ha rincarato la dose: “Io non ho detto che non debbano conoscere il cretaceo, il paleozoico, o che siano esistiti i dinosauri. Ma conoscere tutte le specie di dinosauri, persino il nome di quel felino vissuto in America 40 milioni d’anni fa… Hanno perso un giorno in una scuola di Roma a parlare di un felino vissuto in Messico 40 milioni di anni. Ma che me ne frega, scusatemi. Queste sono sciocchezze, perché un conto è dire che c’è stata una evoluzione, e io riconosco l’importanza della teoria darwinista, per carità. Un conto è dire che prima della nascita dell’uomo stesso c’è stata una evoluzione. Un conto- conclude- è ricordare le varie epoche, le varie basi che hanno poi portato finalmente alla civiltà del bronzo, del ferro e quant’altro”.

“A SCUOLA UN ANNO SUI DINOSAURI, MA C’È ANCHE ALTRO”

E ancora: va bene “ricordare che ci sono stati i dinosauri”, avverte Valditara, ma essere “da settembre ad aprile ancora su queste cose” non deve far “dimenticare la storia greca, la storia romana, il nostro Rinascimento, il nostro Risorgimento”. Insomma, un anno ‘perso’ a studiare velociraptor, triceratopi e T-Rex per il ministro è veramente troppo.

L’ANARCHIA E IL ’68

“Dobbiamo ridare autorevolezza non soltanto retributiva, ma anche sociale, alla categoria dei dirigenti scolastici e di tutto il personale della scuola. Dobbiamo ripristinare il principio di autorità. In una democrazia matura come la nostra” questo “non deve preoccupare, anzi è fondamentale perché è il contrario dell’anarchia”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo in videocollegamento con il Congresso nazionale Dirigentiscuola, in corso a Bari.

“L’anarchia- ha proseguito Valditara- vuol dire assenza di autorità e noi dobbiamo sconfiggere quella cultura sessantottina che purtroppo ancora esiste nel nostro Paese. La caduta di rispetto che c’è nella società italiana verso il mondo della scuola deriva anche da questo e voglio che i dirigenti scolastici, come i docenti e tutto il personale della scuola siano rispettati anche dai genitori”.

IL RICHIAMO AL TERRORISMO: “OGGI ELEMENTI COMUNI AGLI ANNI 70”

Valditara torna poi a parlare dei programmi scolastici e in particolare della parte che riguarda la preistoria per poi arrivare a quanto accade nei giorni nostri: è importante “ricordare che ci sono stati i dinosauri”, avverte, ma essere “da settembre ad aprile ancora su queste cose” non deve far “dimenticare la storia greca, la storia romana, il nostro Rinascimento, il nostro Risorgimento. Perché se noi siamo un popolo unito, se noi siamo italiani, forse lo dobbiamo anche al Risorgimento. E il Risorgimento va studiato, come va studiata la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra Fredda, e come va studiata l’epoca del terrorismo. Perché oggi ricorrono purtroppo elementi che mi ricordano tanto gli anni 70. E forse anche ricordare quello che è successo negli anni 70 bisognerebbe farlo nelle scuole. E invece noi perdiamo un anno a parlare di dinosauri. Chi non capisce che questa è una sciocchezza colossale, scusate, non capisce nulla di cultura, di scuola e di democrazia”.