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Cervicalgia e mal di schiena: quando il problema è la postura

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1.Cervicalgia e mal di schiena: quando il problema è la postura

Cervicalgia e mal di schiena sono due problematiche comunissime nella popolazione generale, in particolar modo in quella adulta e anziana. Le cause che possono scatenare il dolore cervicale e quello alla schiena possono essere le più svariate, da quelle più banali, fino ad arrivare a problematiche di notevole gravità.

Tralasciando i casi i più gravi, che fortunatamente sono più limitati, può essere interessante un’analisi relativa alla postura che, se scorretta, può portare nel medio-lungo termine a dolori nelle zone cervicali, dorsali (dorsalgia) e lombari (lombalgia) alquanto fastidiosi e spesso limitanti.

Per approfondimenti su questa e altre possibili cause, su altre tipologie di dolore articolare o muscolare e sui possibili rimedi clicca qui scegliendo le schede di tuo interesse.

2.Cervicalgia e mal di schiena: perché la postura è importante

Cervicalgia e mal di schiena sono spesso provocati da un’errata postura protratta per diverse ore e con cadenza quotidiana. È per esempio il classico caso di tutte quelle persone che, per ragioni professionali, si trovano a dover lavorare a una scrivania davanti allo schermo di un personal computer.

Infatti, quando una postura scorretta è un evento occasionale, il fastidio che può insorgere è transitorio e non causa particolari problemi. Quando invece un determinato atteggiamento posturale è abituale, il dolore e la tensione avvertiti possono diventare cronici.

3.Dolore al collo e alla schiena: cosa fare nella fase acuta?

I dolori avvertiti a collo e/o schiena possono essere particolarmente fastidiosi e intensi in determinati momenti; in questi casi, dietro parere medico o con il consiglio di un farmacista, può essere d’aiuto il ricorso a farmaci da banco ad azione analgesica e antinfiammatoria con conseguente riduzione del dolore e dell’eventuale infiammazione.

Questi farmaci sono di norma appartenenti alla categoria dei FANS, alla quale appartengono principi attivi quali piroxicam, diclofenac, ibuprofene ecc. Sono disponibili sotto diverse forme farmaceutiche: compresse, capsule, granulato, cerotti antinfiammatori da applicare sulla zona dolente, pomate ecc.

4.Strategie da seguire per una postura corretta

A prescindere dall’utilizzo dei farmaci è fondamentale mettere in atto tutte le strategie necessarie affinché la postura nel posto di lavoro sia corretta.

La scrivania dovrebbe avere un’altezza compresa tra i 70 e 76 cm dal pavimento (in commercio esistono scrivanie regolabili in altezza).

Importante è poi la scelta della sedia che deve essere ergonomica e regolabile in modo tale che le gambe formino un angolo di 90 gradi; i piedi devono stare appoggiati al pavimento; eventualmente si può ricorrere a un poggiapiedi. Gli avambracci devono essere appoggiati sul piano. La schiena deve essere appoggiata allo schienale in modo da essere ben sostenuta. Si dovrebbe sempre evitare di curvarsi a lungo sulla scrivania.

Lo spazio presente sotto la scrivania deve essere tale da consentire di muovere le gambe con una certa libertà.

La distanza tra il monitor del pc e gli occhi deve essere compreso tra i 50 e i 70 cm circa.

Chi è costretto a lunghe telefonate durante la giornata lavorativa dovrebbe evitare di sorreggere il telefono tenendolo tra orecchio e spalla perché costringe il collo a una postura innaturale.

5.Evitare di restare sempre seduti

È molto importante, durante la giornata di lavoro, prendersi alcune pause per sgranchirsi collo e gambe, magari facendo anche qualche lieve esercizio di stretching. In Rete si trovano vari tutorial per effettuare semplici esercizi da fare sia da seduti che in piedi.

Infine, è molto importante, soprattutto per tutti coloro che svolgono un lavoro sedentario, praticare regolarmente un’attività fisica (jogging, nuoto, walking, palestra ecc.).

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