Scandalo sangue infetto nel Regno Unito, “il giorno della vergogna”: il governo inglese stanzia 10 miliardi per i risarcimenti
In Gran Bretagna sono i “giorni della vergogna”. Lo scandalo del sangue infetto è scoppiato travolgendo il governo inglese. Il primo ministro britannico Rishi Sunak s’è fatto portavoce del sentimento nazionale, dopo la pubblicazione del tanto atteso rapporto su quello che tutti i media definiscono il “peggior scandalo nella storia del sistema sanitario nazionale”. Migliaia di persone sono state infettate dall’HIV e dall’epatite C da prodotti sanguigni contaminati utilizzati nel servizio sanitario nazionale tra gli anni ’70 e ’90. Tremila morti accertati, molti dei quali bambini. E il governo ha intenzione di “pagare”, in solido: ha annunciato un piano di compensazione da 10 miliardi di sterline per le vittime ancora in vita e i familiari.
Rishi Sunak ha voluto i dettagli sul risarcimento a John Glen, il Ministro dell’Ufficio di Gabinetto, che li ha illustrati alla Camera dei Comuni: le vittime riceveranno un risarcimento provvisorio 210.000 sterline. Con i primi pagamenti che dovrebbero essere erogati da questa estate: “So che il tempo è fondamentale, per questo sono anche lieto di dire che verranno consegnati entro 90 giorni, a partire dall’estate, in modo che possano raggiungere chi ne ha più urgentemente bisogno”.
Anche i parenti e gli amici delle vittime potranno chiedere un risarcimento: “Quando una persona con un’infezione idonea è stata accettata nel programma, i suoi cari colpiti potranno richiedere un risarcimento a pieno titolo. Ciò significa che partner, genitori, fratelli, figli, amici e familiari che hanno agito come assistenti di coloro che sono stati infettati hanno tutti diritto a presentare domanda di risarcimento”.