Melanoma in stadio IIb e e IIC: conferme per pembrolizumab in adiuvante


Una nuova analisi conferma l’efficacia a lungo termine di pembrolizumab in adiuvante nel melanoma in stadio IIb e IIC

Melanoma resecato avanzato e metastasi cerebrali: nell'ultimo anno la Fondazione NIBIT ha sviluppato 6 studi clinici, tutti coordinati dal CIO dell'Azienda ospedaliero-universitaria Senese

Nella quarta analisi intermedia specificata nel protocollo dei dati dello studio KEYNOTE-716, e analisi finale dei dati di sopravvivenza libera da metastasi a distanza (DMFS) il trattamento adiuvante con pembrolizumab ha continuato a dimostrare un beneficio in termini di DMFS e di sopravvivenza libera da recidiva (RFS) rispetto al placebo in pazienti con melanoma in stadio IIB o IIC, trattato chirurgicamente.

Dopo altri 12 mesi di follow-up, il beneficio nella DMFS precedentemente riportato nella terza analisi ad interim è stato mantenuto, con pembrolizumab che ha fornito una riduzione del rischio di metastasi a distanza rispetto al placebo.

Si tratta delle principali risultanze della quarta analisi ad interim dei dati dello studio KEYNOTE-716 riportate sul Journal of Clinical Oncology da Jason Luke UPMC Hillman Cancer Center and University of Pittsburgh in Pittsburgh, PA, Stai Uniti, e colleghi

I dati della quarta analisi
Complessivamente, 976 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a pembrolizumab (n = 487) o placebo (n = 489). Al 4 gennaio 2023, il follow-up mediano era di 39,4 mesi (intervallo 26,0-51,4 mesi). La DMFS mediana non è stata raggiunta in alcuno dei due gruppi di trattamento e la DMFS stimata a 36 mesi era dell’84,4% per pembrolizumab e del 74,7% per il placebo (HR] 0,59; IC al 95%,: 0,44 – 0,79). La RFS mediana non è stata raggiunta in nessuno dei due gruppi di trattamento e la RFS stimata a 36 mesi era del 76,2% per pembrolizumab e del 63,4% per il placebo (HR, 0,62; IC al 95%: 0,49 a 0,79).

Gli autori inoltre sottolineano come il vantaggio in termini di DMFS sia stato coerente anche tra i sottogruppi prespecificati, inclusi i melanomi di stadio IIB e IIC. Anche il beneficio nella RFS precedentemente osservato con pembrolizumab è stato sostenuto, con pembrolizumab che ha ridotto il rischio di recidiva o di morte nella popolazione ITT, nei pazienti con melanoma in stadio IIB o IIC e nella maggior parte dei sottogruppi.

Per quanto riguarda la safety, non sono emersi nuovi segnali di sicurezza in questa quarta analisi dei dati dello studio. Complessivamente, 483 pazienti nel gruppo pembrolizumab e 486 nel gruppo placebo hanno ricevuto almeno una dose del trattamento in studio. Eventi avversi correlati al trattamento (TRAE) si sono verificati nell’82,6% dei pazienti nel gruppo pembrolizumab (grado 3/4, 17,2%) e nel 63,6% nel gruppo placebo (grado 3/4, 5,1%).

I risultati delle precedenti valutazioni
«I pazienti con melanoma in stadio IIB e IIC hanno una prognosi simile a quella dei pazienti con melanoma in stadio III e hanno un rischio di recidiva simile o maggiore rispetto ai pazienti con melanoma in stadio IIIA e IIIB», scrivono nell’articolo scientifico gli autori.

Nello studio randomizzato, in doppio cieco, di fase III KEYNOTE-716 in pazienti con stadio IIB o IIC resecato, pembrolizumab come terapia adiuvante ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da recidiva alla prima analisi ad interim (HR, 0,65; IC al 95%: 0,46 – 0,92; P = 0,0066) e la sopravvivenza libera da metastasi a distanza alla terza analisi ad interim (HR, 0,64, IC al 95%: 0,47 a 0,88; P = 0,0029) rispetto al placebo.

Questi risultati hanno portato all’approvazione di pembrolizumab come terapia adiuvante nei pazienti adulti e pediatrici con melanoma in stadio IIB o IIC da parte di numerose autorità regolatorie, tra cui la Food and Drug Administration statunitense e l’Agenzia europea per i medicinali (EMA).ì

Commento degli autori
«Gli HR per DMFS e RFS nella presente analisi erano coerenti con i report precedenti, indicando che il beneficio osservato con pembrolizumab è duraturo. Sia per DMFS che per RFS, è stata osservata nel tempo una continua separazione delle curve di Kaplan-Meier che sembrava ampliarsi per DMFS», chiosa Luke. «Nell’analisi finale relativa alla DMFS dello studio KEYNOTE-716, pembrolizumab ha continuato a dimostrare una sicurezza gestibile e un beneficio in termini di DMFS e RFS clinicamente significativo rispetto al placebo, supportando l’uso di pembrolizumab come terapia adiuvante in pazienti con melanoma resecato in stadio IIB o IIC».

Fonte
Luke JJ, Ascierto PA, Khattak MA, et al. Pembrolizumab Versus Placebo as Adjuvant Therapy in Resected Stage IIB or IIC Melanoma: Final Analysis of Distant Metastasis- Free Survival in the Phase III KEYNOTE-716 Study. JCO; Published online 7 March 2024. LINK