Tumore della mammella HER2-low sottotipo distinto da HER2-negativo


Sono sempre di più le evidenze a supporto del fatto che il tumore della mammella HER2-low è un’entità biologica distinta rispetto al tumore della mammella HER2-negativo

ovariectomia profilattica

Sono sempre di più le evidenze a supporto del fatto che il tumore della mammella HER2-low (a bassa espressione del recettore HER2) è un’entità biologica distinta rispetto al tumore della mammella HER2-negativo. Fra queste evidenze, anche i risultati di un nuovo studio pubblicato di recente sulla rivista JAMA Network Open.

Osservando le donne con cancro al seno arruolate nel Pathways Study (uno studio prospettico di coorte su donne con tumore della mammella arruolate fra il 200 e il 2013 nel Kaiser Permanente Northern California), i ricercatori hanno riscontrato differenze nello stato dei recettori ormonali (HR), nella storia familiare, nella razza, nell’etnia e negli esiti di sopravvivenza tra le pazienti con tumore della mammella HER2-low e quelle con tumore della mammella HER2-negativo.

Su 2200 pazienti analizzate, il 57,2% aveva un tumore HER2-low, definito come avente un punteggio immunoistochimico (IHC) di 1+ o 2+, mentre il tumore HER2-negativo è stato definito come avente un punteggio IHC di 0+.

Dalle analisi è emerso che le pazienti con un tumore HER2-low avevano maggiori probabilità di avere un tumore HR-positivo piuttosto che HR-negativo: rispettivamente 58,4% e 47,1% (P < 0,001). Il tumore HER2-low è risultato meno comune nelle pazienti con carcinomi producenti mucina rispetto alle pazienti con tumori non mucinosi: rispettivamente 38,5% e 57,6% (P = 0,02).

Inoltre, si è visto che le pazienti con un tumore HER2-low avevano meno probabilità rispetto a quelle con tumore HER2-negativo di avere una storia familiare di cancro al seno: rispettivamente 18,6% e 22,8% (P = 0,02). La probabilità di avere un tumore HER2-low è risultata più alta nelle pazienti asiatiche rispetto a quelle di altri gruppi razziali/etnici: rispettivamente 72% e 43,6% (P = 0,01).

Nell’analisi univariata in generale non sono state riscontrate differenze significative nei risultati di sopravvivenza tra le pazienti con tumore HER2-low e tumore HER2-negativo. Tuttavia, tra le pazienti con tumore HR-negativo, quelle con tumore HER2-low hanno mostrato risultati di sopravvivenza migliori rispetto a quelle con tumore HER2-negativo, sia per quanto riguarda la sopravvivenza globale (HR 0,54; IC al 95% 0,33-0,91; P = 0,02), sia per la sopravvivenza libera da recidiva (HR 0,53; IC al 95% 0,30-0,95; P = 0,03), sia per la mortalità specifica per cancro al seno (HR 0,43; IC al 95%,0,22-0,84; P = 0,01).

Nell’ analisi multivariata, le pazienti con tumore HER2-low ed HR-negativo hanno mostrato outcome di sopravvivenza migliori rispetto a quelle con tumore HER2-negativo ed HR-negativo, sia per la sopravvivenza globale (HR 0,48; IC al 95% 0,27-0,83; P = 0,009), sia per la sopravvivenza libera da recidiva (HR 0,45; IC al 95% 0,24-0,86; P = 0,02) sia per la mortalità specifica per cancro al seno (HR 0,21; IC al 95% 0,10-0,46; P < 0,001).

Nel loro insieme, scrivono gli autori del lavoro, questi risultati suggeriscono che il tumore della mammella con bassi livelli di HER2 «potrebbe essere un’entità biologica distinta» rispetto a quello HER2-negativo.

Bibliografia
T. Khoury, et al. Clinical, epidemiologic, and pathologic significance of ERBB2-low expression in breast cancer. JAMA Netw Open, 2024 Leggi