Esce in tutte per Rizzoli le librerie Il male che ho dentro il nuovo romanzo di Marco Erba, autore e insegnante di Cernusco sul Naviglio
Esce in tutte per Rizzoli le librerie Il male che ho dentro il nuovo romanzo di Marco Erba, autore e insegnante di Cernusco sul Naviglio (Mi), che ancora una volta si rivolge ai ragazzi della secondaria di primo e secondo grado ma, in questo caso, anche agli adulti, educatori e genitori, perché forte nella storia è il tema della relazione tra adolescenti e adulti e di cosa significa essere un educatore o, meglio, un allenatore alla vita.
«Nel libro – racconta l’autore – ci sono diversi esempi di “educatori”, alcuni negativi, che si basano sulla forza, l’imposizione e l’autoritarismo, e altri positivi che puntano sul rapporto con i ragazzi, sul dialogo e sull’autorevolezza, che è una modalità ben diversa».
Il male che hai dentro è un libro tagliente che parla dell’origine di quel male che tutti abbiamo latente in noi e che a volte può uscire violentemente riversandosi e colpendo gli altri in molte forme. «Bullismo, omofobia e pregiudizio sono solo alcune delle conseguenze che questo male interiore può innescare – spiega Erba –. Ma il romanzo, tuttavia, parla anche di come si può sconfiggere questo male grazie all’incontro con l’altro e alla scoperta dell’altro. Questo confronto, infatti, ci porta a vedere non più le differenze ma ciò che ci unisce, le cose in comune. La storia di Cristian, Eli, Mike, Mare e gli altri personaggi, inoltre, parla anche dell’amore, del corretto significato di voler bene e di essere amici. Come abbiamo visto da molti recenti fatti di cronaca, purtroppo, questo concetto non è sempre chiaro a tutti, ma l’amore, quello vero, è sempre libertà mai possesso, controllo, violenza».
Il male che hai dentro è quindi una storia di ragazzi e giovani adulti, di relazioni e di rapporti autentici ma anche di quelli tossici. Inoltre, per la prima volta, l’autore si cimenta con un romanzo dal risvolto giallo: una persona scompare durante una cupa notte di Halloween, altre la cercano e vogliono portare in luce la verità e svelare il mistero. Attorno a questo girano le vite dei protagonisti, Eli che è bella e invidiata da tutti ma in realtà molto fragile, Mare che è fidanzato con lei e la controlla in modo sempre più ossessivo, Cris, amico d’infanzia di Eli, che è introverso e si sente sicuro solo sulla sua bicicletta, dove è un campione, ma “senza le ruote” è preda costante delle angherie di Mare che lo bullizza. E poi c’è Mike, l’allenatore di Cris, che combatte per le ingiustizie e per il suo diritto a essere sé stesso. Tutti personaggi del romanzo vivono in contrasto tra l’essere e l’apparire, tra il mostrarsi per come sono e la paura del giudizio, tra fragilità e coraggio.
Un ultimo grande tema del romanzo è l’affido e la paternità non biologica che viene dall’esperienza personale di genitore affidatario di Marco Erba. Un’esperienza unica e arricchente.
«Nel libro ci sono diversi aspetti personali – dice – che mi riguardano da vicino. L’affido è forse il principale ma anche la passione per lo sport e in particolare per il ciclismo. Non a caso il celebre Pantani avrà in qualche modo un ruolo centrale nella storia e nella risoluzione del mistero».
Marco Erba nato nel 1981, ha insegnato lettere in un liceo milanese. Fra me e te, il suo primo romanzo, si è aggiudicato il Premio Galdus e il Premio Città di Cuneo, Sezione Scuole. Sempre con Rizzoli ha pubblicato Quando mi riconoscerai, Città d’argento (Premio speciale della giuria Castello di Sanguinetto, Premio Il gigante delle Langhe) e ha curato Ci baciamo a settembre, una raccolta di racconti scritti dagli studenti durante il lockdown.