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A Report stasera su Rai 3 “I signori dei sondaggi” e altre inchieste

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Un’inchiesta esclusiva sul mercato dei sondaggi in Italia aprirà la puntata del programma Report in onda stasera su Rai 3

Un’inchiesta esclusiva sul mercato dei sondaggi in Italia: chi sono i padroni, quali rapporti hanno con i partiti, quali segreti nascondono, con quali conflitti di interessi lavorano? “I signori dei sondaggi” di Lorenzo Vendemiale e Carlo Tecce – in onda domenica 26 maggio alle 20.55 su Rai 3 per “Report” con Sigfrido Ranucci – dimostra per la prima volta un servizio giornalistico dimostra con documenti inediti come funzionano i sondaggi in Italia e come, spesso, diventano strumento di propaganda e di manipolazione della pubblica opinione. Obiettivo, in particolare, sulle recenti regionali di Sardegna e Abruzzo, sulle imminenti elezioni europee e sugli exit poll nella notte degli scrutini.
Si prosegue con “Il V scenario” di Luca Chianca con la collaborazione di Alessia Marzi e la consulenza di Claudio Gatti: il 27 giugno del 1980 l’aereo Dc9 Itavia 870 con a bordo 81 persone parte dall’aeroporto di Bologna con quasi due ore di ritardo, direzione Palermo. Dopo le 20.59 l’aereo scompare dai radar, inabissandosi nel bel mezzo del Tirreno. Oggi, dopo 44 anni, ci sono di ben 19 sentenze. Mentre per quelle penali le cause del disastro rimangono sostanzialmente misteriose, le sentenze civili confermano uno scenario di guerra nei cieli italiani sopra Ustica, affermando che furono uno o più missili ad abbattere il Dc9. Negli anni si sono cercate evidenze sulla pista italiana, americana, libica e francese e qual è stato il risultato? La magistratura non è riuscita a cavare un ragno dal buco e quello di Ustica è rimasto un mistero. “Report” ha deciso di cambiare approccio, indagando se nella storia dell’aviazione fosse mai successo che un velivolo civile fosse bersaglio di un agguato aereo e si è scoperto che l’unico paese al mondo coinvolto in operazioni di questa natura è Israele. Una dettagliata inchiesta che propone un nuovo scenario attraverso testimonianze inedite ad appartenenti ai servizi segreti israeliani, comandanti e generali dell’aviazione militare dello Stato di Israele che intorno agli anni ’80 hanno realizzato le più strabilianti operazioni segrete della storia dell’aeronautica. L’abbattimento del Dc9 potrebbe far parte di un tragico errore operativo, avvenuto per bloccare la fornitura di uranio arricchito che la Francia spediva con aerei civili in Iraq per sviluppare il programma nucleare di Saddam Hussein, minaccia esistenziale per lo Stato di Israele.
In chiusura, “Drizza le antenne” di Lucina Paternesi con la collaborazione di Roberto Persia. Avrebbe dovuto rivoluzionare le nostre vite, ma a sei anni dalla chiusura dell’asta che ha assegnato le frequenze, che fine ha fatto il 5G? Mentre in Svezia la nuova tecnologia è entrata a far parte dell’economia del paese, a suon di investimenti milionari da parte delle compagnie telefoniche, in Italia il Governo ha deciso che per far decollare il 5G bisogna alzare i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, da 6 a 15 V/m. Un bel favore alle compagnie telefoniche che, nel 2018, hanno versato oltre 6,5 miliardi di euro allo Stato per accaparrarsi le frequenze. L’innalzamento dei limiti sembra avere un obiettivo preciso: far risparmiare 4 miliardi agli operatori di telefonia che, altrimenti, sarebbero stati costretti a un esborso maggiore per l’ammodernamento degli impianti. Questo provvedimento è solo l’ultimo dei tanti interventi normativi che, negli ultimi anni, in nome della semplificazione, ha spianato la strada alle aziende di telecomunicazioni. Dall’eliminazione dei vincoli paesaggistici per l’installazione dei tralicci al tetto massimo di 800 euro per l’occupazione di suolo pubblico, le compagnie telefoniche hanno letteralmente preso d’assalto i territori. A farne le spese sono soltanto sindaci, cittadini e territori. Chi ci guadagna da tutta questa semplificazione?
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