Nei pazienti affetti da psoriasi il trattamento con roflumilast orale può comportare una perdita di peso, un effetto collaterale da tenere in considerazione
Nei pazienti affetti da psoriasi il trattamento con roflumilast orale può comportare una perdita di peso, un effetto collaterale da tenere in considerazione per una malattia cutanea fortemente legata al sovrappeso e all’obesità, hanno concluso gli autori di uno studio pubblicato sul Journal of the American Academy of Dermatology (JAAD).
«La psoriasi è una malattia infiammatoria cutanea comune associata a una serie di comorbilità cardiometaboliche, tra cui l’obesità, che, oltre a uno stretto legame con le principali cause di morbilità e mortalità, ha anche implicazioni per la gestione della psoriasi stessa» hanno scritto il primo autore Mette Gyldenløve, professore associato nel dipartimento di dermatologia e allergia presso l’ospedale Herlev e Gentofte dell’Università di Copenaghen, e colleghi. «I pazienti obesi con psoriasi rispondono meno bene alla terapia sistemica per la psoriasi e la perdita di peso riduce la gravità della condizione cutanea».
Nella gestione del peso vengono raccomandati in primo luogo gli interventi sullo stile di vita, ovvero dieta sana ed esercizio fisico, ma spesso non riescono a generare una perdita di peso clinicamente significativa e duratura. Almeno in parte, questo è dovuto a vari processi biologici antagonizzanti che proteggono dall’esaurimento delle riserve di energia.
Roflumilast orale è un inibitore della fosfodiesterasi-4 (PDE-4) approvato nel 2011 per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), che come effetto collaterale spesso comporta una perdita di perdita di peso, un esito che potrebbe essere preso in considerazione per i pazienti con psoriasi accompagnata da obesità.
Valutazione dell’effetto di roflumilast sul peso corporeo
I ricercatori hanno condotto un’analisi post hoc dello studio PSORRO (Psoriasis Treatment with Oral Roflumilast) con roflumilast orale per il trattamento di pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave, per valutare gli effetti del farmaco sul peso corporeo e sui parametri cardiometabolici, che erano endpoint secondari.
L’endpoint primario era una riduzione di almeno il 75% rispetto al basale dello Psoriasis Area Severity Index (PASI) alla settimana 12, raggiunta dal 35% dei pazienti in trattamento attivo rispetto allo 0% del gruppo placebo, un risultato di efficacia pubblicato in precedenza.
Nello studio, 46 partecipanti sono stati assegnati in modo casuale in rapporto 1:1 a ricevere roflumilast 500 g (il dosaggio approvato per la BPCO) oppure placebo una volta al giorno per 12 settimane, seguite da ulteriori 12 settimane in cui tutti hanno ricevuto roflumilast. Hanno completato il trattamento 42 e 38 pazienti rispettivamente fino alle settimane 12 e 24. Nel braccio di trattamento e nel braccio placebo il peso corporeo medio era rispettivamente di 102 kg (BMI 33,3 kg/m2) e 105,1 kg (BMI 32,2 kg/m2) e il 13% e il 9% dei partecipanti soffriva anche di diabete di tipo 2.
Riduzione del peso a partire dalla quarta settimana
Entro la settimana 12 i pazienti in trattamento attivo hanno riscontrato una riduzione media del peso del 2,6% (intervallo inter quartile, IQR, da –6,3% a –0,7%) rispetto al basale, a fronte di nessuna variazione nel gruppo placebo.
Fino alla settimana 24 il braccio roflumilast ha continuato a perdere peso, ottenendo una riduzione media del 4% (IQR da –7,8% a –2%) dal basale fino alla fine dello studio, mentre quanti passati dal placebo a roflumilast alla settimana 12 hanno perso mediamente l’1,3% del peso corporeo (IQR, da –3,4% a –0,3%) entro la settimana 24.
Non è stata dimostrata una correlazione significativa tra perdita di peso e variazione del punteggio PASI. Durante lo studio un totale di 57%, 30%, 17% e 13% dei pazienti trattati con roflumilast dopo la randomizzazione ha perso rispettivamente ≥3%, ≥5%, ≥10% e ≥15% del peso corporeo basale.
«Dopo 12 settimane un totale del 35% dei pazienti trattati con roflumilast aveva perso il 5% o più del peso corporeo basale, un cambiamento ampiamente accettato come clinicamente significativo, rispetto allo 0% nel gruppo placebo» hanno scritto i ricercatori. «Nessun partecipante è diventato sottopeso nel corso dello studio».
Una quota più elevata di pazienti nel gruppo roflumilast rispetto al gruppo placebo ha anche segnalato una riduzione dell’appetito, che è risultata tuttavia significativa solo alla settimana 4 (61% vs 26%, P=0,02). Durante le prime 4 settimane di trattamento sono state anche segnalate nausea, dolore addominale e diarrea, che sono diminuiti con il tempo.
«Questi risultati supportano il fatto che la perdita di peso associata alla terapia orale con roflumilast è determinata da altri fattori oltre ai soli effetti collaterali gastrointestinali» hanno spiegato gli autori. «Dal momento che la psoriasi è una malattia cronica, fortemente legata al sovrappeso e all’obesità, questi risultati supportano l’uso di roflumilast orale come alternativa terapeutica nei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave».
Referenze
Gyldenløve M et al. Effects of oral roflumilast therapy on body weight and cardiometabolic parameters in patients with psoriasis – results from a randomized controlled trial (PSORRO). J Am Acad Dermatol. 2024 Mar 1:S0190-9622(24)00426-2.