Conference League ancora amara per la Fiorentina, sconfitta ai supplementari


La notte amara della Fiorentina,  Conference League maledetta. La squadra di Italiano è stata battuta 1-0 dall’Olympiacos ai tempi supplementari

conference league

Fiorentina, un’altra beffa! Conference League maledetta per la squadra di Italiano, battuta 1-0 dall’Olympiacos. Un’altra serata davvero amara dopo quella dello scorso anno contro il West Ham. Decisivo un gol dei greci a 4 minuti dalla fine del secondo tempo supplementare diventato ‘ufficiale’ praticamente allo scadere dopo un lungo consulto Var per un possibile fuorigioco. Festeggia l’Olympiacos, entrato nella storia: mai una squadra greca aveva vinto una Coppa europea. Si dispera la Fiorentina, che avrebbe voluto alzare al cielo un trofeo continentale 63 anni dopo l’unica gioia in Coppa delle Coppe. Niente da fare. Nuova delusione. Non senza polemiche per un contestato scontro in area nell’azione che ha poi portato alla rete che ha deciso la finale. Sogno sfumato nel modo peggiore.
La serata era iniziata con un primo tempo non certo indimenticabile, con le squadre che non sono state mai capaci di cambiare il ritmo della partita, finendo per fronteggiarsi a centrocampo senza riuscire a creare vere occasioni.

Un gol di Milenkovic su azione d’angolo dopo 9 minuti è stato subito annullato per fuorigioco segnalato dal guardalinee. Dal Var è arrivata solo la conferma della giusta segnalazione dell’assistente dell’arbitro, quindi nessuna suspense. Il tran tran anche un po’ noioso poteva essere interrotto da Bonaventura, che ha avuto sui piedi la palla per aprire la partita ma ha calciato debolmente. Facile quindi che la situazione più commentata all’intervallo sia stata l’immagine dei giocatori della Fiorentina che, invece di rientrare negli spogliatoi, sono andati sotto la Curva dove si trovavano i tifosi viola per calmare gli animi a causa di un contatto con i sostenitori greci. Un po’ di tensione, subito rientrata.

Stessi ventidue in campo a inizio ripresa. E stesso copione, con le due squadre incapaci di pungere. La prima mossa per cercare di cambiare qualcosa l’ha fatta Italiano con Nzola al posto di Belotti. Grazie al lavoro dell’attaccante angolano è arrivato però solo un tiro ‘masticato’ di Kouamé. Da parte sua Mendilibar, l’anno scorso vincitore dell’Europa League sulla panchina del Siviglia, ha messo dentro Jovetic, un passato con la Fiorentina, magari sperando nella legge dell’ex. E anche se non è stato Jo-Jo a metterci lo zampino, l’Olympiacos ha spaventato la Fiorentina con un colpo di testa di Iborra che è finito di poco sul fondo. Alla Opap Arena si è proprio sentito il sospirone di sollievo dei 10mila tifosi viola. Pochi minuti e la situazione, anche se stavolta sull’altro lato, si è ripetuta: l’inzuccata col brivido è stata di El Kaaby riuscito a sfuggire alla guardia di Milenkovic. Insomma, qualche occasione in più nella ripresa, ma tempi supplementari inevitabili.

E qui c’è voluto il miglior Terracciano per tenere la partita sullo 0-0: il portiere della Fiorentina ha dovuto allungarsi che nemmeno ‘l’Uomo gomma’ dei ‘Fantastici 4′ per andare a prendere il tiro a giro di Jovetic indirizzato proprio all’angolino lontano. Meno difficile, invece, l’intervento con cui il portiere greco ha respinto un tiro di Ikoné tenendo inchiodata la gara. Fino a quel maledetto minuto 116’, quando un tuffo vincente di testa di El Kaaby ha cambiato la sorte della partita. Polemiche per un contatto in area su Milenkovic poco prima del gol che forse l’arbitro avrebbe potuto fischiare, poi tutti con il fiato sospeso per il controllo Var sul possibile fuorigioco. Alla fine la decisione: Olympiacos in Paradiso, Fiorentina al’Inferno.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).