In Basilicata ha preso il via il progetto pilota “Share Art” che misura il gradimento dei visitatori verso le opere d’arte, realizzato nell’ambito di Basilicata Heritage Smart Lab
In Basilicata ha preso il via il progetto pilota “Share Art” che misura il gradimento dei visitatori verso le opere d’arte, realizzato nell’ambito di Basilicata Heritage Smart Lab. L’iniziativa è cofinanziata dalla Regione e vede la partecipazione di ENEA, Cnr – Istituto di Science del Patrimonio Culturale (capofila), Università della Basilicata e il cluster regionale Basilicata Creativa che riunisce circa 40 imprese lucane del settore culturale e creativo.
Come sito pilota della sperimentazione è stata individuata la Pinacoteca provinciale di Potenza, dove il progetto è stato sviluppato da ENEA in collaborazione con il Polo della Cultura della Provincia di Potenza e il supporto di Diótima, una delle aziende di Basilicata Creativa.
“Lo Smart Lab ha come primo obiettivo di valutare l’interesse dei visitatori nei confronti delle opere esposte nella Pinacoteca, attraverso un approccio che analizza un insieme di dati. Questo è possibile utilizzando un semplice QR Code da inquadrare per approfondire la conoscenza dell’opera a cui è associato, rendendo così il visitatore parte attiva dello studio”, spiega la referente scientifica del progetto Carolina Innella, ricercatrice ENEA della Sezione Supporto al Coordinamento delle Attività sull’Economia Circolare.
Il progetto prevede anche il monitoraggio dell’interazione tra visitatori e luoghi espositivi: con l’impiego di sensori vengono rilevati i valori esterni e interni di temperatura e umidità con l’obiettivo di ottimizzare le condizioni di conservazione delle opere e il comfort dei visitatori.
“La presenza di persone e la loro permanenza all’interno di un ambiente determina una variazione di tali parametri e, allo stesso tempo, il rispetto di condizioni confortevoli per i visitatori è importante per favorire la fruizione degli ambienti espositivi, assicurando una visita il più possibile piacevole e rilassata e incidendo così sul tempo di permanenza”, conclude Innella.
I dati raccolti permetteranno inoltre di avere indicazioni utili su come migliorare l’esposizione delle opere.