Johnson & Johnson sta ampliando la sua pipeline dermatologica con un’operazione da 850 milioni di dollari in contanti per la biotech privata Proteologix
Johnson & Johnson sta ampliando la sua pipeline dermatologica con un’operazione da 850 milioni di dollari in contanti. Il colosso farmaceutico ha annunciato l’acquisizione della biotech privata Proteologix, aggiungendo alla sua pipeline gli anticorpi bispecifici per la dermatite atopica.
PX128 di Proteologix è un anticorpo bispecifico che ha come bersaglio l’interleuchina 13 più il TSLP. L’anticorpo è pronto per la Fase I per la dermatite atopica grave (AD) e l’asma da moderata a grave.
La linfopoietina timica stromale (in inglese Thymic Stromal Lymphopoietin, abbreviato TSLP) è una proteina della famiglia degli ormoni prodotta da cellule epiteliali timiche presenti nei corpuscoli di Hassall. Ad essa è riconosciuto un importante ruolo nella maturazione delle cellule T.
Un altro anticorpo preclinico, PX130, ha come bersaglio l’IL-13 più l’IL-22 per l’AD da moderata a grave. Secondo J&J, l’obiettivo di colpire due vie dovrebbe aumentare l’efficacia ed entrambi i candidati sono progettati per essere somministrati a intervalli di dosaggio comodi e poco frequenti.
“Insieme, queste aggiunte alla pipeline dimostrano un approccio strategico per costruire un portafoglio di bispecifici differenziati e complementari”, ha dichiarato J&J nell’annuncio dell’accordo.
Oltre agli 850 milioni di dollari in contanti, Proteologix, con sede in California, avrà diritto a un ulteriore pagamento di milestone. J&J acquisirà anche altri programmi di anticorpi bispecifici.
L’operazione, soggetta all’autorizzazione dell’antitrust e ad altre consuete condizioni di chiusura, dovrebbe concludersi a metà del 2024.
“La dermatite atopica è la più comune malattia infiammatoria della pelle, che colpisce più di 100 milioni di adulti in tutto il mondo”, ha dichiarato David Lee, responsabile dell’area terapeutica immunologica globale di J&J, sottolineando che circa il 70% dei pazienti che assumono farmaci standard non raggiunge la remissione.
“Vediamo l’opportunità di ottenere un’efficacia best-in-disease sia per il PX128 che per il PX130, poiché ogni anticorpo bispecifico ha come bersaglio due diverse combinazioni di vie che guidano la malattia e che mediano l’infiammazione cutanea in sottopopolazioni eterogenee di pazienti affetti da MA”.