Storia e sviluppo degli smartwatch, dalla nascita fino ai modelli più importanti


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In un mondo che ha proposto evoluzioni tecnologiche anno dopo anno, prima o poi sapevamo che anche gli orologi sarebbero diventati “di ultima generazione”. Ecco perché, in maniera quasi sorprendente, la nascita degli smartwatch non ha stupito chi ama la tecnologia e conosce le possibilità di progresso emerse nelle ultime decadi. Non bisogna però commettere l’errore di sminuire questo avanzamento tecnologico, dato che gli smartwatch rappresentano uno strumento davvero molto utile e decisamente innovativo, per molti versi.

La nascita e lo sviluppo degli smartwatch

Gli orologi moderni e intelligenti che conosciamo come smartwatch rappresentano, come dicevamo, una delle più rilevanti dimostrazioni di innovazione tecnologica dei tempi moderni. Anche se potrà sembrare strano, in realtà il primo vero smartwatch era stato pensato addirittura negli anni ’80. Più precisamente, infatti nel 1983 è uscito il Seiko Data 2000, un orologio che aveva la possibilità di memorizzare note e appuntamenti, tra le altre cose.

Negli anni ’90 c’è stato un incremento significativo verso questo nuovo standard tecnologico, non solo grazie a Seiko ma anche grazie ad altre aziende come Microsoft, che contribuì all’ascesa del Timex Datalink, un orologio che consentiva di sincronizzare i dati con un PC tramite interfaccia ottica.

Il vero punto focale della vicenda è però datato all’anno 2012 con l’arrivo sul mercato del Pebble Watch, uno smartwatch che offrivà la funzionalità di ricevere notifiche e di installare app per poter interagire direttamente proprio attraverso l’orologio di nuova generazione. Quel momento segnò il definitivo passo verso il futuro, con aziende come Google ed Apple che poi lanciarono i loro modelli di smartwatch, diventati famosissimi in brevi tempistiche. Oggi gli smartwatch sono praticamente una cosa “normale”, nonché molto utilizzati indipendentemente dalla tipologia e dalle caratteristiche.

I migliori modelli di smartwatch

Ovviamente gli smartwatch sono diventati pane quotidiano per le più piccole e semplici azioni collegate agli smartphone, che si tratti di rispondere a un messaggio o a una chiamata, di leggere una news oppure rimanere aggiornati tramite le notifiche a tema giochi e intrattenimento, ad esempio quelle dalle piattaforme di giochi come Jackpot City, Steam o portali simili, fino agli aggiornamenti sui giochi da tripla AAA in uscita per PS, Xbox o Computer. Come dicevamo, esistono svariati modelli di smartwatch più o meno famosi, che possono distinguersi per caratteristiche specifiche e non solo.

Uno dei modelli più famigerati è senz’altro l’Apple Watch Series 8, semplicemente uno dei migliori modelli presenti sul mercato. Possiede una vasta gamma di sensori per la salute ed è perfettamente integrato con le altre applicazioni e gli altri device a tema Apple. Si difende benissimo anche il Samsung Galaxy Watch 5, il fiore all’occhiello dell’azienda. Dotato di un design elegante e di una batteria dalla lunghissima durata, offre anche funzionalità avanzate come monitoraggio del sono e sensore di bioimpedenza per la composizione corporea.

Per gli amanti dello sport all’aperto, invece, il Garmin Fenix 7 è il modello perfetto, poiché offre mappe, navigazione GPS e una durata della batteria davvero notevole. Un altro smartwatch rivolto principalmente agli atleti e a chi ama tenersi in forma è il Fitbit Sense, che si propone anche di monitorare i livelli di stress e i dati di sonno, oltre che la temperatura corporea e della pelle. Inoltre, possiede un’integrazione molto invitante con Google Assistant e Alexa.

Possiamo dunque dire che gli smartwatch rappresentano dispositivi importanti non solo per la tecnologia ma, in alcuni casi, anche per la moda e, soprattutto, per la qualità della vita. Ovviamente l’obiettivo sarà quello di renderli sempre più innovativi e presenti nell’ambito dell’evoluzione della tecnologia, andando a migliorare sempre di più tutte le azioni quotidiane di una persona.