IMO promuove il riciclaggio sicuro delle navi in ​​Bangladesh


La gestione dei rifiuti pericolosi è una questione critica per il Bangladesh, dove l’industria del riciclaggio delle navi lotta con la gestione e lo smaltimento impropri

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Secondo il comunicato dell’IMO, una serie di workshop tenutisi a Dhaka e Chattogram in Bangladesh ha fornito a circa 300 principali soggetti interessati le conoscenze essenziali su come riciclare le navi in ​​modo sicuro e rispettoso dell’ambiente.

 Si sono svolti quattro workshop nell’arco di due settimane (a Dhaka il 24-25 aprile e l’8-9 maggio; a Chattogram il 28-29 aprile e il 5-6 maggio), rivolti ai direttori dei cantieri navali, ai funzionari governativi nazionali e locali e ad altre parti interessate.

Le sessioni di formazione sono state organizzate nell’ambito del progetto SENSREC dell’IMO, finanziato dall’Ambasciata norvegese a Dhaka e implementato dall’IMO e dal Ministero dell’Industria del Bangladesh. Il progetto mira a rafforzare le capacità nazionali per il riciclaggio sostenibile delle navi, sostenendo al contempo i progressi del paese verso l’attuazione della Convenzione internazionale di Hong Kong per il riciclaggio sicuro e rispettoso dell’ambiente delle navi. La Convenzione di Hong Kong stabilisce standard globali per il riciclaggio delle navi.

La serie di workshop ha consentito ai partecipanti di condividere esperienze, migliori pratiche e strategie per l’attuazione della Convenzione di Hong Kong, nonché per la gestione dei rifiuti pericolosi provenienti dall’industria del riciclaggio delle navi.

La gestione dei rifiuti pericolosi è una questione critica per il Bangladesh, dove l’industria del riciclaggio delle navi ha storicamente lottato con la gestione e lo smaltimento impropri di sostanze tossiche, con conseguenti impatti significativi sull’ambiente e sulla salute. Negli ultimi anni, alcuni impianti di riciclaggio delle navi a Chattogram hanno compiuto progressi sostanziali, alzando il livello degli standard e delle pratiche ambientali per il resto del settore.

Le sessioni sono state tenute da esperti nazionali e agenzie di sviluppo. L’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) ha condotto discussioni sulla sicurezza operativa e la salute, mentre l’Agenzia giapponese per la cooperazione internazionale (JICA) e la Cooperazione tedesca allo sviluppo (GIZ) hanno condiviso informazioni sulla pianificazione futura per la costruzione di un impianto per il trattamento, lo stoccaggio e lo smaltimento di rifiuti pericolosi in Chattogramma, nonché la normativa nazionale aggiornata sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi.