AICPE fa il punto sulle regole da seguire per fare una scelta consapevole quando decidiamo di affrontare un percorso di Chirurgia Estetica
L’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica fa il punto sulle regole da seguire per fare una scelta consapevole quando decidiamo di affrontare un percorso di Chirurgia Estetica, volto a rispristinare una situazione di armonia sia fisica che psicologica.
AICPE, Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, è una società scientifica che raggruppa oggi oltre 550 Chirurghi Plastici Estetici italiani e ha come mission quella di guidare i pazienti ad affrontare il percorso di Chirurgia Estetica proteggendo la propria sicurezza, in modo da godere appieno del suo valore terapeutico.
COME SCEGLIERE IL PROFESSIONISTA AL QUALE AFFIDARSI
È importante affidarsi ad un medico chirurgo specializzato in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva. È un diritto/dovere del paziente informarsi sul professionista scelto, basandosi su alcuni elementi che vanno oltre i profili social, poiché questi sono gestiti autonomamente e al momento non regolamentati in modo da tutelare il consumatore. Può essere utile consultare altri pazienti che si sono affidati a un determinato professionista, tenendo presente la variabile della soggettività delle valutazioni.
LA FORMAZIONE E IL CODICE ETICO DEI SOCI AICPE
Quando scegliamo di sottoporci a un percorso di Chirurgia Plastica Estetica è buona norma verificare che il Chirurgo al quale ci affidiamo sia socio di una delle Società scientifiche presenti sul territorio Italiano. Per quale motivo? Nel caso di AICPE per esempio, tutti i Chirurghi Plastici Estetici che chiedono di diventare Soci vengono sottoposti ad un processo di verifica del Consiglio Direttivo relativo a titoli di studio, Curriculum di studi e lavorativo. Una volta che il Consiglio Direttivo si è pronunciato sull’ammissione del candidato, la domanda viene votata in sede di Assemblea dei Soci, durante il Congresso Nazionale.
Il fatto che un Chirurgo Plastico Estetico sia Socio AICPE non solo è garanzia della sua professionalità, ma garantisce anche che il medico abbia accesso a un aggiornamento costante. AICPE infatti assicura ai suoi Soci nel corso dell’anno la possibilità di partecipare a una serie di Corsi monografici, sulle tematiche più rilevanti in Chirurgia Plastica Estetica, come anche al Congresso Nazionale, che riunisce ogni anno tutti i Soci per una condivisione di conoscenze ed esperienze utili all’aggiornamento degli stessi.
Dal 2023 è attiva anche l’Accademia di Chirurgia Estetica AICPE, un progetto dedicato alla formazione dei giovani chirurghi estetici, che si pone l’obiettivo di trasmettere le conoscenze acquisite dai Soci più esperti ai futuri Chirurghi plastici estetici, attraverso tutoring in sala operatoria e incontri di teoria.
Tutti i soci inoltre sottoscrivono un codice etico, nel quale sono fissate le linee guida di comportamento da seguire dentro e fuori la sala operatoria, per non incorrere in provvedimenti disciplinari, consultabile nel sito ufficiale. Il codice etico fornisce indicazioni precise che hanno come obiettivo comune la tutela della salute e della sicurezza dei pazienti.
LA SICUREZZA HA UN COSTO
E’ sconsigliabile scegliere il professionista in base al criterio del prezzo. Esistono, infatti, costi legati alla sicurezza della sala operatoria e ai professionisti coinvolti durante un’operazione chirurgica che non possono essere abbattuti, se non abbassando gli standard.
In una sala operatoria sono presenti presidi medici e medicinali utili ad affrontare qualsiasi complicanza che si verifichi durante la procedura. Esiste infatti un fattore di rischio in qualsiasi operazione chirurgica che un medico preparato e con esperienza valuterà attraverso le visite e gli esami pre-operatori, riducendo al minimo la possibilità di complicanze. Quando, per cause non prevedibili, si incorra in qualche complicazione intra o post operatoria, il chirurgo preparato sarà in grado di gestire anche gli eventi avversi, avvalendosi di un’equipe di personale specializzato.
Affidarsi a chi propone operazioni chirurgiche a basso costo espone dunque ad un grande rischio per la propria sicurezza. Per abbassare i costi potrebbero non essere presenti tutte le figure professionali necessarie, essere utilizzati materiali di dubbia qualità e provenienza, o potrebbe non essere effettuato un percorso di valutazione preoperatoria adeguato.
Le pratiche di chirurgia estetica devono inoltre essere effettuate in ambienti consoni, regolati da precise norme di sicurezza: è quindi buona regola informarsi anche sul luogo in cui si verrà operati.
CONSENSO INFORMATO
Quanto più è invasivo l’intervento al quale ci si deve sottoporre tanto più è importante venire informati in modo dettagliato su tutti i passaggi da affrontare e per questo il chirurgo estetico chiederà sempre di firmare un consenso informato. Si tratta di un documento che ha valore legale nel quale devono essere riportati tutti i passaggi della procedura estetica che è stata programmata, compresi tempi di recupero, terapie post operatorie e possibili rischi e complicanze.
“Ci sono una serie di passaggi fondamentali per non correre rischi per la propria salute quando si decide di affrontare un percorso di chirurgia estetica” – spiega il Prof. Roberto Bracaglia Chirurgo Plastico, Presidente dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica-“ a partire dalla prima visita il nostro compito è quello di valutare quale percorso sia adatto a migliorare la condizione del paziente, analizzandone esigenze e caratteristiche specifiche. Facciamo anche un lavoro costante di aggiornamento dei Soci che ha lo scopo non solo di condividere nuove tecniche ed esperienze, ma anche di rendere le nostre sale operatorie più sicure possibili. La chirurgia estetica si inscrive oggi a pieno titolo nel percorso di ritorno al benessere dei pazienti e AICPE intende garantire il massimo della sicurezza in tutti i settori di applicazione della nostra professione”.