Elezioni europee, Meloni chiude la campagna elettorale a Roma: “Il voto è un referendum tra due visioni”. A Milano il comizio di Salvini e Vannacci
“Il governo è sostenuto da una ampia maggioranza coesa e vorrei che mandaste un abbraccio da qui ad Antonio Tajani e Matteo Salvini”. Così Giorgia Meloni, dal palco di piazza del Popolo chiude la campagna elettorale di FdI in vista delle Europee dell’8 e 9 giugno.
MELONI A SCHLEIN: ANCHE PER TE NON SONO DEMOCRATICA?
Durante il suo comizio, la premier si è rivolta alla leader del Pd, Elly Schlein: “Elly Schlein condividi o no che io non sia una leader democratica, come ha detto il candidato alla Commissione europea Nicolas Schmit? È una domanda semplice, non scappare anche stavolta Elly, rispondi. Condividi o no?”.
MELONI A DE LUCA: SONO UNA DONNA CHE NON SI SOTTOMETTE
La premier è anche tornata sullo scontro con Vincenzo De Luca: “Una donna insultata deve reagire o sottomettersi? O vale solo perché io sono una donna di destra e lui un uomo di sinistra?”. Dal palco di piazza del Popolo, la premier attacca: “Siamo abituate a non subire, a non darla vinta. Sono una donna, ho diritto e sono capace di difendermi. Ecco la parità e l’orgoglio femminile che gli altri non sanno più difendere”.
PREMIERATO. MELONI: SINISTRA CONTRARIA PERCHÉ VUOLE GIOCHI PALAZZO
La sinistra è contro le riforme e il premierato “perché vuole che si continuino i giochi di palazzo, lavorano perché le scelte degli italiani valgano di meno. Abbiamo capito il senso del nome Partito democratico, è democrazia solo se comandano loro e non voglio dire niente del Movimento 5 stelle che prendeva decisioni sulle piattaforme e ora ci accusa di autoritarismo perché vogliamo dare ai cittadini il potere di eleggere il premier”. “Il premierato è la madre di tutte le riforme”, aggiunge.
MELONI: MAI LIVOROSI COME LA SINISTRA
“Per noi le campagne elettorali si fanno guardando le persone negli occhi, per vedere se lo sguardo è sincero. Non rinunceremo mai alla piazza, a stare in mezzo alla gente: sarà qui che torneremo per ricordarci da dove siamo venuti”, ha detto Meloni. “Grazie per darmi la carica e per esserci con il vostro entusiasmo- aggiunge- perche’ questa piazza racconta la differenza tra noi e la rabbia e la cattiveria dei nostri avversari più livorosi. Promettetemi che non diventeremo mai come loro”.
MELONI: IL VOTO È UN REFERENDUM TRA DUE VISIONI
“Mentre noi difendiamo l’Europa come civiltà da sempre, loro l’hanno adottata dopo il crollo dell’Unione sovietica e siccome sono nostalgici vorrebbero trasformarla in un surrogato del dirigismo sovietico”. Per Giorgia Meloni le elezioni europee saranno “un referendum fra due visioni opposte”. La premier spiega: “Da una parte un’Europa ideologica, centralista, nichilista, sempre più tecnocratica. Dall’altra la nostra Europa, coraggiosa, fiera, che non dimentica le sue radici perché definiscono chi siamo, ci aiutano a orientarci nel buio della paura”.
A MILANO IL COMIZIO DI SALVINI E VANNACCI
“Un saluto a Elly Schlein che spero rimanga per 30 anni segretaria del Partito democratico. È una brava persona, la sua guida del Pd è garanzia che per 30 anni la Lega sarà al governo“. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini durante il comizio elettorale di Milano che sancisce la chiusura della campagna elettorale della Lega in vista delle Europee.
SALVINI: EU NÈ COLONIA CINESE, NÈ CALIFFATO ISLAMICO
“Né colonia cinese né califfato islamico, evviva il Santo Padre e la cristianità. I burocrati europei si preoccupino di difenderci dalle invasioni straniere e non si occupino delle buste di plastica dell’insalata”, ha aggiunto Salvini salutando prima la premier: “Saluto Giorgia Meloni, più provano a dividerci più ci uniscono”.
SALVINI: CHI SCEGLIE MACRON A LE PEN FA DISPETTO NON A LEGA MA A ITALIANI
“La gente ci dice che non ci ha votato alle scorse politiche perchè abbiamo governato con Draghi, Speranza e Conte. Una scelta che abbiamo pagato chiaro, adesso ci dicono che la Lega è la più coerente di tutti e torneranno a votare la Lega perchè noi non abbiamo mai votato Ursula Von Der Leyen e mai la voteremo”, ha detto Salvini. “Se qualcuno nel centrodestra per fare un dispetto alla Lega, sceglie quel guerrafondaio di Macron a Marine Le Pen, non fa il male della Lega ma degli italiani“, conclude.
VANNACCI: STARE QUI È COME AVERE AVANTI LA DECIMA LEGIONE
“Avere tutta questa gente davanti a me è come avere una legione, la Decima Legione”. Lo dice Roberto Vannacci durante il comizio elettorale di Milano della Lega. “I popoli sono diversi, l’identità dei popoli esiste, noi siamo quello che siamo perchè abbiamo delle caratteristiche che ci contraddistinguono, come la cristianità”, spiega il candidato della Lega.
VANNACCI: DOBBIAMO ESSERE INCLUSIVI? IO VOGLIO ESCLUDERE
Per Vannacci “ci stanno vendendo il concetto dell’inclusività, dobbiamo accettare tutti, io che sono una persona notoriamente controcorrente dico che voglio essere esclusivo. Perchè l’esclusività attira tutti. Il mio contratto quindi sarà solo con gli italiani. Voglio difendere gli interessi dei cittadini italiani e milanesi e di nessun altro”.