Ore decisive per le ricerche dei 3 giovani inghiottiti dal Natisone


Continuano le ricerche dei tre ragazzi dispersi in Friuli, travolti dalla piena del fiume Natisone. Nella notte captato il segnale di un telefono

natisone

Sono ricominciate all’alba le ricerche dei tre ragazzi dispersi ieri pomeriggio nel fiume Natisone, a Premariacco, in provincia di Udine. Erano proseguite anche nella notte, ma poi a un certo punto sono state sospese in attesa di potersi calare o risalire dal fiume. Al lavoro ci sono gli elicotteri e i droni della Protezione Civile. “Sono ore decisive“, scrive in un post su Facebook il sindaco Premariacco, Michele De Sabata, postando la foto dei mezzi dei Vigili del Fuoco. Nella notte, sarebbe stato a un certo punto registrato il segnale del telefono di uno dei ragazzi dispersi. Spiega infatti il sindaco: “Imponente lo schieramento di mezzi che dalle prime luci dell’alba stanno setacciando la forra di Premariacco in direzione Paderno. Durante la notte è stato individuato un segnale da un cellulare“.

CHI SONO I DISPERSI

I dispersi sono Patrizia Cormos, 21enne residente in Friuli, al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di Udine; Bianca Doros, 23 anni, arrivata pochi giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori, e un loro amico 25enne, originario della Romania e residente in Austria. I tre erano arrivati al fiume in auto: sulla riva è stata individuata una Bmw con targa della Romania. Sarebbero arrivati intorno alle 13.20 all’altezza del Ponte Romano a Premariacco, forse con l’idea di fare una gita sulla riva del fiume. La prima allerta sarebbe scattata già alle 13.35, quando l’autista di uno scuolabus comunale li vede nel fiume e lancia l’allarme. I soccorritori arrivano alle 13.50, ma i ragazzi sono già immersi nell’acqua fino alle ginocchia.

COME È AVVENUTA LA TRAGEDIA

I tre ragazzi sono rimasti bloccati su una specie di isolotto di ghiaia, o uno scoglio, ma il livello del fiume si è improvvisamente alzato ed è salito troppo velocemente e loro non sono riusciti a tornare sulla riva. Alla fine i tre ragazzi sono stati trascinati dall’onda di piena. Poco prima, in un’immagine che ieri ha fatto il giro del web, si vedono i tre ragazzi tenersi stretti abbracciati, probabilmente nel tentativo di tenersi stretti e resistere alla forza dell’acqua. I tentativi di salvarli fatti dai Vigili del fuoco (calando una corda e anche una scala) non sono riusciti.

LE RICERCHE

La speranza di trovare i tre ragazzi vivi sono molto labili, sia per la forza violentissima del fiume, sia per l’acqua gelida nella notte. Potrebbero essere rimasti bloccati in qualche ansa del corso d’acqua. Il Natisone è soggetto spesso a piene e la sua caratteristica è proprio quella di riempirsi in modo velocissimo. Poi, però, l’acqua si abbassa in modo altrettanto rapido. Ragion per cui i corpi dei ragazzi verranno probabilmente trovati.