Sanità digitale: nasce la Fondazione no profit RIDE2Med


Contribuire a cogliere le opportunità e le contestuali sfide della sanità digitale è il pensiero alla base della creazione della Fondazione no profit RIDE2Med

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Dire che questi anni sono e saranno caratterizzati da molteplici, significative e in qualche caso “disruptive” innovazioni di prodotto e di processo nell’ambito della medicina e della ricerca biomedica, è sfiorare la banalità. Gran parte di queste innovazioni sono direttamente o indirettamente legate alla digitalizzazione, con la sua enorme potenzialità propositiva ma anche le criticità e le sfide che ne accompagnano la diffusione e l’affermazione nell’ambito biomedico.

La ricerca e la medicina moderne hanno l’obiettivo di raggiungere significativi miglioramenti degli esiti di salute, ma anche ulteriori benefici per i pazienti, i loro famigliari e caregiver e il personale sanitario, favorendo una gestione domiciliare di numerose patologie e una maggiore continuità dell’assistenza.

Contribuire a cogliere queste opportunità e le contestuali sfide è il pensiero alla base della creazione di una nuova realtà, la Fondazione no profit RIDE2Med (Research, Innovation and Digital Empowerment towards Medicine – www.ride2med.org), recentemente costituita da 4 professionisti (Erminio Bonizzoni, Gualberto Gussoni, Paolo Primiero e Sergio Scaccabarozzi) che da tempo operano nella promozione e nella conduzione di progetti di ricerca clinica, e nella formazione per i professionisti sanitari.

“Il ragionamento che sta alla base della creazione di RIDE2Med – dice il Presidente Gualberto Gussoni – è che prodotti e processi innovativi (in particolare se digitali) vengano validati in maniera metodologicamente rigorosa, e contestualmente vengano implementate iniziative di formazione-informazione-comunicazione rivolte ai diversi attori del sistema (cittadini/pazienti – professionisti sanitari – Istituzioni) per favorire quella awareness necessaria all’adozione e all’utilizzo corretti dell’innovazione in ambito sanitario. Questo approccio circolare ricerca-formazione – prosegue Gussoni – rappresenta la mission generale della Fondazione e la premessa per il perseguimento di quegli obiettivi di equità di accesso all’innovazione e di effettivo miglioramento degli esiti di salute che fanno parte del ruolo sociale che la Fondazione intende perseguire”.

Ma da cosa deriva questa vostra convinzione?
G. GUSSONI Se per esempio facciamo riferimento a una delle tecnologie digitali per la salute che sta riscuotendo maggiore interesse, e cioè le cosiddette terapie digitali, l’esperienza dei Paesi che più rapidamente si sono attivati per la loro adozione ci dice che, da un lato i livelli di sperimentazione clinica alla quale questi prodotti sono sottoposti sono molto eterogenei e non sempre particolarmente rigorosi, e ciò genera perplessità e diffidenza a livello delle istituzioni regolatorie e dei professionisti sanitari.

Dall’altro anche terapie digitali con una documentazione clinica adeguata fanno fatica ad aver successo perché i professionisti sanitari non ne conoscono le potenzialità e talvolta neanche l’esistenza, e così pure i cittadini/pazienti. RIDE2Med, con l’esperienza dei propri Fondatori e collaboratori, si propone come una brain- and work-station in grado di affiancare chi intende sviluppare tecnologie innovative per la salute, sia per trovare le modalità di ricerca metodologicamente e operativamente più corrette ed efficienti, che per delineare i contenuti e i format dei programmi educazionali che idealmente dovrebbero realizzarsi in parallelo allo sviluppo clinico.

Obiettivo certamente ambizioso, ma come pensate concretamente di realizzarlo?
S. SCACCABAROZZI La nostra parola d’ordine è “Qualità”. Se parliamo di ricerca clinica, RIDE2Med si qualificherà anche come Contract Research Organization secondo le indicazioni regolatorie nazionali, e con risorse interne o tramite collaborazioni strutturate potrà garantire tutte le attività richieste per la validazione clinica di un prodotto, o per condurre raccolte dati osservazionali che sempre più rappresentano una risorsa fondamentale per il miglioramento delle conoscenze.

Ma il nostro valore aggiunto è rappresentato dalla grande esperienza del nostro Team, fatto da professionisti che complessivamente hanno gestito in prima persona centinaia di studi clinici anche di notevole complessità, e hanno maturato una notevole esperienza soprattutto nella pianificazione strategica dello sviluppo di prodotti e progetti. Altrettanto, i Fondatori di RIDE2Med hanno lavorato come medici, come responsabili delle Direzioni medico-scientifiche di Società Scientifiche, Aziende Farmaceutiche e Aziende ospedaliere, come docenti universitari, e hanno nel loro curriculum centinaia di interventi come relatori anche in congressi di rilevante importanza nazionale e internazionale.

Con questa esperienza pensiamo di essere in grado di offrire un valore aggiunto anche sotto il profilo dei contenuti educazionali. Senza contare la notevole rete di contatti di RIDE2Med con i vari stakeholders, ciò che può favorire una più rapida ed efficiente declinazione dei progetti. E, last but not least, la possibilità di avvalerci di un nutrito panel di autorevoli esperti, riuniti nel nostro Comitato Scientifico, scelti per autorevolezza, competenza e attitudine al pragmatismo e provenienti dal mondo istituzionale, clinico, accademico e dell’associazionismo dei pazienti.

Già questo appare un programma ricco e sfidante, ma ci sono altre attività che RIDE2Med intenderebbe sviluppare?
P. PRIMIERO Muoversi nel campo dell’innovazione e della digitalizzazione per la salute significa automaticamente confrontarsi con una sterminata offerta di prodotti e di servizi che spesso, provenendo da piccole start-up con limitate risorse ed esperienza in ambito sanitario, faticano ad uscire da una dimensione artigianale e talvolta anche ad esprimere le loro potenzialità in termini di indicazioni per l’utilizzo. Il valore esperienzale del nostro Team può far sì che RIDE2Med possa diventare, e già lo sta facendo in alcuni casi, un partner in grado di catalizzare opportunità di sviluppo per queste tecnologie.

Oggi, dovunque, si parla di Intelligenza Artificiale. Come si pone RIDE2Med rispetto a questo tema?
E. BONIZZONI Proporsi, come RIDE2Med vuole fare, per interpretare le dimensioni della ricerca clinica, della formazione e dell’offerta di servizi e prodotti digitali in maniera moderna, efficiente e qualitativa, porta oramai automaticamente a confrontarsi con le opportunità e le problematiche correlate all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. La nostra ambizione, seppur non nel breve termine, è quella di diventare non solo fruitori e valorizzatori di prodotti che la utilizzano, ma anche promotori di soluzioni originali e innovative che abbiano nell’Intelligenza Artificiale la loro metodologia costitutiva.

Perchè la scelta di essere una Fondazione no profit?
G. GUSSONI Che piaccia o no, che sia giusto o no, essere una Fondazione no profit può facilitare alcune relazioni e collaborazioni istituzionali che spereremmo di poter implementare (per esempio RIDE2Med è già compresa nell’elenco degli stakeholders a cui fa riferimento la European Medicines Agency – EMA). Oltre a ciò, volevamo proporci in maniera sostanzialmente originale rispetto alle altre realtà, generalmente for profit, che operano con un profilo di attività affine al nostro. Di certo non è stata una decisione ideologica, né tantomeno basata su una presunzione di “superiorità morale” del no profit, ma il frutto di una precisa volontà di sottolineare la priorità del valore sanitario e sociale di ciò che intendiamo realizzare (ma le risorse economiche ci serviranno eccome, per fare, e fare bene!).

La sede di RIDE2Med è collocata presso MIND – Milano Innovation District, perché questa scelta?
G. GUSSONI Ci è sembrato quasi naturale pensare che una Fondazione orientata verso il presente-futuro potesse collocarsi presso quello che dovrebbe diventare un polo di eccellenza, non solo nazionale, per l’innovazione. Lo abbiamo fatto in un momento nel quale MIND ha ancora grandi margini di sviluppo, ma la ricchezza di opportunità che un ecosistema come quello previsto dal masterplan di MIND dovrebbe offrire, con un grande Ospedale-IRCCS e un importante centro di ricerca come Human Technopole già attivi, il previsto arrivo del campus delle facoltà biologiche dell’Università Statale di Milano, e le numerose realtà imprenditoriali già presenti e che raggiungeranno il distretto, ci ha fatto pensare che quello potesse essere il contesto culturale e infrastrutturale giusto per ciò che RIDE2Med vuole diventare e realizzare.

Fonte: PHARMASTAR