Vannacci: “Il gay pride? Perché gli anziani non rivendicano l’orgoglio geriatrico? I migranti? In mare salverei anche un animale”
I gay come gli anziani. O i migranti come gli animali. Roberto Vannacci risponde alle domande dell’Associazione stampa estera in Italia, e lo fa imbastendo l’ennesimo show personale. Il candidato con la Lega in tutte le cinque circoscrizioni del territorio nazionale parte da un grande classico: “ho tantissimi amici gay”. E poi affonda: “Questo è il mese del gay pride, non vedo nessuna problematica finchè questi signori rivendicano il loro orgoglio. Sarebbe bello se lo facessero altre categorie. Abbiamo tanti anziani nella società che non fanno una parata rivendicando l’orgoglio geriatrico, e gli anziani sono molti di piu’ in svariati ordini di grandezza”.
“Non sono omofobo ho tantissimi amici omosessuali. Non sono omofobo perché la fobia è una malattia psichiatrica e io non ho una malattia. Non sono come Dracula che scappa davanti al crocifisso, io non scappo davanti a un omosessuale, non mi danno fastidio soprattutto se sono persone che non ostentano in maniera troppo ostentativa e sono liberissimi di esserlo. Ho sempre detto che non ho nulla contro gli omosessuali, l’omosessualità fa parte dei gusti e delle predilezioni quindi non è criticabile, quello che ho criticato sono le prevaricazioni delle minoranze nei confronti delle maggioranze quindi le ostentazioni”.
Quando gli viene chiesto se nelle forze armate, come nelle società, ci sono moltissimi omosessuali, lui risponde citando dati statistici in Gran Bretagna: “Nel 2021 – spiega – è stato certificato che chi non si riconosceva nella eterosessualità era il 3% della popolazione, quindi riferendomi a questa statistica anche per le forze armate credo che siano circa il 3-4%. Nelle Forze armate il bello è che siamo tutti uguali, non c’è nessuna differenza, nemmeno di genere. Nessuno chiede che venga riconosciuta la sua diversità in nome di non so che cosa. Nelle forze armate nessuno si mette l’etichetta di etero o omosessuale o fa le parate in nome della diversità”.
“IL PIANETA SI SALVA DA SOLO”
Capitolo clima. “Il cambiamento climatico c’è e nessuno l’ha mai negato, ma c’è sempre stato. Se qualcuno va sulle Dolomiti, in Dolomia troverà i fossili di organismi marini. Non ho mai messo in dubbio che i cambiamenti degli ultimi duecento anni siano stati provocati anche da elementi antropici. Ma il pianeta cambia. Non ha bisogno di noi per essere salvato, il Pianeta si salva da solo“.
“NON SONO UN CANDIDATO DI FACCIATA”
“Considerando che ho combattuto per anni in guerra ho deciso di continuare a combattere ma sedendomi sugli scranni. La mia non è una candidatura di facciata. Se gli elettori mi eleggeranno io mi siederò su quegli scranni di Bruxelles. Io sono uno originale, non sono come i candidati di facciata. In Europa, un continente che si basa sulla manifestazione delle idee e dei principi, anche farloccherie assurde come la terra piatta, ecco in un Paese democratico e civile sono stato sospeso perché ho pubblicato un libro. Ho fatto ricorso al Tar e vedremo il tribunale amministrativo che cosa dirà. Non mi sono sentito certo bene – spiega – per una motivazione che non reputo corretta, me lo aspettavo perché il procedimento disciplinare era iniziato mesi prima e vedevo che non prometteva bene ma la speranza è l’ultima a morire. Non ho capito le serie motivazioni di questa sospensione. Non sono riuscito a capire bene cosa si sia criticato nel mio libro. Mi sono sentito abbandonato dalla mia leaderhsip. Per un militare non è bello, noi sul campo di battaglia non abbandoniamo mai nessuno, forse anche questo mi ha spinto a candidarmi e scegliere la politica. Qualsiasi cosa succederà non tradirò mai i mie ideali e principi, altrimenti non mi sarei dato a questa attività, che forse è l’attività piu’ importante per la vita di un uomo, non c’è attività piu’ nobile della politica in una società democratica”.
“I MIGRANTI? IN MARE SALVEREI ANCHE UN ANIMALE”
Vannacci affronta anche il tema migranti. “Se salverei qualcuno in mare? Io non sono solo un soldato, sono anche un marinaio, quindi non c’è dubbio che io salverei qualsiasi persona in mare, persino un animale. A parte che c’è anche una legge del mare che lo impone, quindi sicuramente non sono un criminale ma lo farei anche se non ci fosse la legge. E non lo farei solo in mare. Questa tragedia in mare andrebbe risolta e per risolverla l’unico modo è non farli partire”.
Quanto al Trattato di Dublino osserva: “È sicuramente stato firmato in condizioni totalmente diverse, credo che sia opportuno cambiarlo ma non è quella la chiave di volta, non è la ripartizione degli immigrati quello che farà la differenza ma il fatto di bloccare l’immigrazione clandestina, quello può fare la differenza e arrivare a un’immigrazione regolare basata sulle norme internazionali: chi viene in Europa dovrà chiedere un visto ed essere approvato. Questo è l’obiettivo a cui approdare: non accettare tutti a prescindere da dove approdano e poi ripartirli. Le leggi devono essere funzionali agli obiettivi, se non sono più idonee si cambiano”.