Al liceo Visconti di Roma appesa la lista delle ‘ragazze trofeo’. Le studentesse: “Un atto abominevole”. Per i ragazzi all’ultimo anno di scuola potrebbe scattare una sospensione
Si vantavano di aver baciato o aver avuto rapporti intimi con delle ragazze scrivendo i loro nomi su un foglio bianco appeso in classe, visibile a tutti. È successo al liceo classico Visconti di Roma, uno dei più prestigiosi della Capitale (almeno sulla carta) dove un gruppo di maturandi ha affisso sul muro di una classe una vera e propria ‘lista delle conquiste’ con i nomi delle ragazze della scuola con a fianco il nome di ragazzi con cui avrebbero avuto una relazione. A denunciare l’accaduto è il collettivo ‘Visconti in rosa‘ sui social: “Sulla porta di una classe è stata affissa una lista e a scriverla sono stati gli stessi ragazzi citati in essa, i quali arbitrariamente hanno esplicitato, e affiancato ai loro, i nomi delle ragazze con cui erano intercorse relazioni private. Questo atto non solo rappresenta una grave mancanza di rispetto verso la dignità delle ragazze coinvolte, ma il fatto che gli autori si siano sentiti liberi di esporre pubblicamente tale lista evidenzia un’assente consapevolezza della gravità di tale atto e la presunzione di una legittimità nel compierlo inesistente e abominevole“.
Il gesto è oltre che meschino anche sessista. Difficile, quindi, ridimensionare l’accaduto a una semplice goliardata. “A scoprire che quel foglio bianco, senza titolo, ma con un lungo elenco di nomi di ragazzine fosse in realtà una sorta di ‘lista delle conquiste’ è stato un docente molto attento- ha detto la dirigente dell’Istituto Rita Pappalardo a Repubblica- Non è possibile ridimensionare quanto accaduto a una goliardata”. Per i ragazzi all’ultimo anno di scuola potrebbe scattare una sospensione simbolica, intanto, pare che durante un’assemblea abbiano almeno avuto la decenza di scusarsi del gesto con le ragazze coinvolte.
“UN ATTO SESSISTA GRAVISSIMO”
“Un atto sessista gravissimo quello avvenuto al liceo Visconti di Roma. Inaccettabile veder esibita la lista delle ‘ragazze trofeo’ in un luogo di inclusione come la scuola. Non basta la condanna, voglio esprimere solidarietà e vicinanza alle studentesse che hanno visto il proprio nome su quella lista e apprezzamento per le parole della dirigente scolastica, che ha detto con chiarezza oche l’episodio non può essere ridotto ad una semplice goliardata. Un atto come questo è la conferma di quanto sia necessario un lavoro culturale, anche all’interno delle scuole. Bisogna inserire l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, ad ogni livello, per costruire una società libera da stereotipi e violenza di genere”. Così la deputata democratica, Michela Di Biase.
“Un elenco che evoca le peggiori pratiche di una cultura maschilista e misogina. Un gesto grave per il quale serve un immediato intervento. Fa bene la dirigente scolastica a dire che non si può ridimensionare questo atto a semplice goliardata. Al netto delle decisioni disciplinari che spettano alla scuola, questo episodio evidenzia la necessità di aumentare gli appuntamenti per sensibilizzare gli studenti sul tema del rispetto di genere. Questa volta si è andati oltre, ledendo la privacy e colpendo la dignità di queste ragazze che si sono trovate il loro nome scritto su un muro”. Lo scrive Emanuela Droghei, consigliera regionale del Partito Democratico e coordinatrice segreteria Pd Roma.