“Chi vola vale…”: Vannacci rispolvera il motto di Italo Balbo


Vannacci prosegue il ‘revival fascista’ con il motto “Chi vola vale…”, attribuito a Italo Balbo, l’aviatore e gerarca, uno dei quadriumviri della marcia su Roma

roberto vannacci

Dopo il “Mussolini statista” e la X Mas, il generale Roberto Vannacci prosegue nel suo revival fascista. Oggi, durante un incontro con i “rappresentanti della società civile” (così recita l’invito ornato di tricolore) nel quartiere Prati, il candidato della Lega ha tirato fuori un motto fascista. “Chi vola vale, chi non vola non vale, chi vale e non vola è un vile”, ha detto al centinaio di persone che si erano riunite ad ascoltarlo. “E’ il momento di andare a volare e dimostrare il proprio valore, buttando il cuore oltre l’ostacolo, accettandone i rischi”.

Applausi e risate in sale. Da uomini e donne che pochi secondi prima lo avevano accolto al grido di “decima, decima!”. Per Vannacci si tratta di “un vecchio detto” che gli è “tornato in mente” perché l’organizzatore del buffet elettorale ha raccontato del padre generale dell’Aeronautica. La storia, quella meno spostata a destra, dice altro. Il motto è attribuito a Italo Balbo, l’aviatore e gerarca fascista, uno dei quadriunviri della marcia su Roma. La frase fu incisa nell’atrio monumentale del ministero dell’Aereonautica, inaugurato da Mussolini e Balbo il 28 settembre 1931. Orgoglio del ventennio fascista. 

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)