700 milioni per il potenziamento del parco ferroviario regionale: risorse destinate all’acquisto di treni ad alimentazione elettrica o a idrogeno
700 milioni per il potenziamento del parco ferroviario regionale: è quanto previsto dallo schema di decreto di riparto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini.
Nello specifico, si tratta di risorse destinate all’acquisto di treni ad alimentazione elettrica o a idrogeno. Rispetto allo stanziamento totale, 139,3 milioni sono destinati a convogli ad alimentazione di idrogeno, 525 milioni per treni ad alimentazione elettrica e a idrogeno per il potenziamento del parco rotabile per il servizio pubblico regionale ferroviario e 35,7 milioni di euro per materiale rotabile ad alimentazione elettrica per la linea ferroviaria che collega Domodossola al confine svizzero. In particolare, si tratta di 11 treni a idrogeno per un valore di 139.300.000 euro: due in Campania per una spesa di 27,4 milioni, sette in Lombardia per 84,5 milioni, due in Puglia per 27,4 milioni.
I 525 milioni di euro serviti per il potenziamento del parco rotabile per il servizio pubblico regionale ferroviario, sono stati equamente distribuiti tra Mezzogiorno e Centro-Nord.
Nel Sud c’è un investimento di 262,5 milioni per 32 treni.
In particolare: in Abruzzo sei treni per un valore complessivo di 37,19 milioni, per la Basilicata due treni da 18 milioni, per la Campania sette treni da 84,3 milioni, per il Molise cinque treni da 33,5 milioni, per la Puglia sei treni da 36,2 milioni, per la Sardegna due treni da 13 milioni, per La Sicilia quattro treni da 40 milioni.
Nel Centro-Nord confermati i 262,5 milioni per 28 treni. In particolare: in Emilia-Romagna due treni per 12 milioni, per il Friuli Venezia Giulia due treni da 32,1 milioni, per il Lazio tre treni da 34 milioni, per la Liguria due treni da 22,3 milioni, per la Lombardia cinque treni da 32,8 milioni, per le Marche tre treni da 18,3 milioni, per il Piemonte due treni da 17, 6 milioni, per la Toscana tre treni da 22,4 milioni, per l’Umbria un treno da 14 milioni, per la Valle d’Aosta due treni da 25,2 milioni, per il Veneto un treno da 9,3 milioni, per la provincia autonoma di Bolzano due treni da 21,7 milioni.
C’è anche un investimento da 35,7 milioni per la società subalpina di imprese ferroviarie per due elettrotreni.