Nei pazienti con obesità o sovrappeso, il trattamento con semaglutide iniettabile ha consentito una perdita di peso maggiore
Nei pazienti con obesità o sovrappeso, il trattamento con semaglutide iniettabile ha consentito una perdita di peso maggiore nei soggetti che non avevano fatto uso in precedenza di una altro farmaco anti-obesità, secondo quanto rilevato da uno studio retrospettivo pubblicato sulla rivista Diabetes, Obesity and Metabolism.
Gli studi su semaglutide, un agonista del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1 RA), hanno riscontrato esiti eterogenei di perdita di peso in pazienti con sovrappeso o obesità, spesso per ragioni non chiare, hanno premesso gli autori guidati da Wissam Ghusn del Precision Medicine for Obesity Program, Division of Gastroenterology and Hepatology, Department of Medicine, Mayo Clinic, Rochester, Minnesota.
Con uno studio retrospettivo hanno valutato l’effetto di un precedente utilizzo di farmaci anti-obesità sulla perdita di peso sul trattamento con iniezioni settimanali di semaglutide per un periodo di 3-12 mesi in 305 pazienti statunitensi con sovrappeso o obesità (73% donne, età media 49 anni). Tra i partecipanti inclusi nell’analisi, 231 hanno iniziato il trattamento per la perdita di peso con semaglutide e 74 avevano invece ricevuto in precedenza un altro GLP-1 agonista o un farmaco anti-obesità di una classe diversa.
L’endpoint primario era la differenza nella percentuale di perdita di peso corporeo totale tra i gruppi con e senza un precedente trattamento anti-obesità dopo 12 mesi dal trattamento con semaglutide. L’endpoint secondario era il confronto tra le percentuali di soggetti in ogni gruppo che avevano raggiunto una perdita di peso ≥ 5%, ≥ 10%, ≥ 15% e ≥ 20%.
Più peso perso con semaglutide nei pazienti naïve ai farmaci anti-obesità
Gli esiti del trattamento con semaglutide erano superiori nei pazienti naïve ai farmaci anti-obesità (n = 231) rispetto a quelli precedentemente esposti a un altro farmaco anti-obesità (n = 74) a 3 (6,3% vs 3,8%), 6 (10,6% vs 6,7%), 9 (14,0% vs 9,1%) e 12 mesi (14,3% vs 10,6%; p<0,0001 a 3, 6 e 9 mesi e p=0,01 a 12 mesi).
A 12 mesi, un numero maggiore di pazienti naive al trattamento ha perso più peso con semaglutide rispetto a quelli con precedente esposizione a un altro farmaco anti-obesità, in termini di un calo ponderale ≥ 15% (48% vs 21%, P=0,02) e ≥ 20% (27% vs 4%, P<0,01).
A 9 e 12 mesi, il gruppo naive al trattamento ha perso più peso con semaglutide rispetto alle persone che avevano precedentemente assunto un altro GLP-1 RA, ma i ricercatori non hanno riscontrato differenze rispetto a quanti erano stati trattati con un altro farmaco anti-obesità di una classe diversa.
Ad eccezione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c), che sono diminuiti in misura maggiore nei pazienti senza storia di un precedente utilizzo di farmaci anti-obesità, tutti i parametri cardiometabolici sono migliorati in modo comparabile in entrambi i gruppi.
«Comprendere l’impatto del precedente utilizzo di farmaci anti-obesità nei pazienti che necessitano di una terapia farmacologica nel loro percorso di perdita di peso non solo aiuterebbe i medici nella scelta del farmaco in grado di fornire i risultati migliori, ma migliorerebbe anche le aspettative dei pazienti, favorendo risultati più realistici» hanno concluso gli autori.
Tra i limiti dello studio è stata segnalata l’inclusione di donne principalmente bianche, un fatto che potrebbe limitare la generalizzabilità dei risultati ad altri generi o gruppi razziali. Inoltre molti pazienti provenivano da centri di riferimento terziari, il che potrebbe aver portato a errori di selezione. In aggiunta, le date di inizio e di fine del trattamento anti-obesità sono state monitorate utilizzando le note del medico e i messaggi dei pazienti piuttosto che fare riferimento alle date delle prescrizione, con possibili errori di segnalazione.
Referenze
Ghusn W et al. The association between previous use of anti-obesity medication and semaglutide weight loss outcomes. Diabetes Obes Metab. 2024 Mar 12.