La bimba Kataleya Alvarez scomparsa a Firenze un anno fa, il procuratore capo: “Proseguiamo su quattro piste, forse avremo sviluppi a breve”
L’indagine sulla scomparsa di Kataleya Alvarez Chicchlo “resta altamente complessa, circostanza aggravata dal fatto che la notizia della scomparsa è arrivata con un gap temporale rispetto all’avvenuta sparizione, ma anche perché riteniamo in base agli elementi raccolti che sia frutto dell’attuazione di un piano che è stato ben organizzato nei dettagli, e non una attività estemporanea“.
È quanto dichiara il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, durante una conferenza stampa per fare il punto sulle attività investigative a un anno dalla sparizione della bimba di origini peruviane all’ex hotel Astor. “Stiamo proseguendo su più piste- aggiunge- la differenza rispetto alla fase iniziale è che il nostro lavoro è più selettivo rispetto alle ipotesi prese in considerazione“.
LE QUATTRO PISTE SEGUITE
In particolare, sottolinea, “le piste sono il traffico di droga, il racket delle stanze all’ex hotel Astor, lo scambio di persona, i possibili abusi a sfondo sessuale”. Spiezia precisa: “Le indagini continuano, non sono mai state interrotte. Non solo abbiamo continuato a coltivare possibili nuove piste, ma anche proceduto a una rilettura ancora in corso degli atti materiali investigativi, informativi raccolti nella prima fase di indagine, perché evidentemente con una maggiore familiarità di nomi, volti, suoni e voci di persone è possibile oggi anche valorizzare aspetti di dettaglio rispetto a una prima fase di indagine”.
“PROSPETTIVE DI SVILUPPI A BREVE”
“Abbiamo prospettive di sviluppi a breve– aggiunge Spiezia- questo dipenderà anche dall’esito delle ulteriori attività che sono state delegate. Abbiamo incontrato di recente tutti gli investigatori, con loro ci siamo dati un appuntamento in estate, per la fine di luglio, per fare un ulteriore punto sulla situazione e procedere a un primo consuntivo degli elementi raccolti”.