Il film “Quando tutto tornerà come non è mai stato” da oggi su Rai Play


Arriva in esclusiva su RaiPlay dall’8 giugno “Quando tutto tornerà a essere come non è mai stato”, film d’apertura per la sezione “Generation” della 73ma edizione della Berlinale

Quando tutto tornerà come non è mai stato

Arriva in esclusiva su RaiPlay dall’8 giugno “Quando tutto tornerà a essere come non è mai stato”, la pellicola selezionata come film d’apertura per la sezione “Generation” della 73ma edizione della Berlinale e diretta da Sonja Heiss, astro nascente del cinema tedesco, già premiata con due German Film Award per “Hedi Schneider Is Stuck”. Il film è prodotto da Komplizen Film e Warner Bros. Nel cast: Arsseni Bultmann, Laura Tonke, Devid Striesow, Pola Geiger, Camille Loup Moltzen, Casper von Bülow, Merlino Rosa, Axel Milberg. Oltre agli attori professionisti, il cast vede, nei ruoli di contorno all’interno della clinica, un gruppo di pazienti psichiatrici selezionati attraverso il Thikwa Theater in Berlin-Kreuzberg.
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Joachim Meyerhoff, scrittore, attore e regista tedesco di fama mondiale, questo film si interroga su cosa voglia dire e quanto sia difficile essere una famiglia “normale” attraverso il racconto della crescita e della formazione di un giovane uomo che trova il suo equilibrio nel contesto, agli occhi di molti “anormale”, di un ospedale psichiatrico.
Joachim è un bambino di sette anni che si trova a crescere in una grande clinica nella Germania Ovest degli anni ’70. Richard, suo padre, è un uomo all’apparenza tutto d’un pezzo che ha dedicato la sua vita a dimostrare al mondo che i malati mentali sono delle persone da integrare e non da emarginare. Sua madre Iris, invece, sembra essere molto stanca della vita tra le mura della clinica e spesso si perde nel sogno di trasferirsi in Italia e cambiare vita. Philipp e Patrick, i fratelli maggiori di Josse, cercano un modo di evadere dalla noia di questo microcosmo e approfittano della particolare sensibilità del fratello minore per giocargli dei tiri mancini e farlo arrabbiare. Ma il mondo di Josse è abitato anche dai tanti pazienti, spesso molto giovani, che vengono accolti nell’ospedale e che vivono insieme a lui, talvolta dimostrandosi ben più premurosi dei suoi familiari.
Nel corso degli anni Joachim si rende piano piano conto di quanto questo mondo, che ai suoi occhi sembra perfetto, in realtà così perfetto non è e che nella sua famiglia “allargata” si nascondono tensioni che emergono progressivamente generando rotture, dolori e dispiaceri.