Tra gli eventi più importanti del Taobuk Festival, domenica 23 Giugno alle 21.00, Alessandro Baricco porta in scena Tucidide. Atene contro Melo
Un narratore, due attrici, cento violoncellisti e la magnifica suggestione del Teatro antico di Taormina, per riportare alla vita alcune delle pagine purtroppo più attuali de La Guerra del Peloponneso di Tucidide.
Tra gli eventi più importanti e direttamente collegati al tema Identità, concept della XIV edizione di Taobuk Festival, domenica 23 Giugno alle 21.00, Alessandro Baricco porta in scena Tucidide. Atene contro Melo, di cui è autore e regista.
Baricco sarà sul palco come voce narrante, affiancato dalle attrici Stefania Rocca e Valeria Solarino, che danno rispettivamente voce agli Ateniesi e ai Melii. Il racconto sarà accompagnato dai 100 Cellos, ensemble di violoncellisti fondato e diretto da Enrico Melozzi e Giovanni Sollima, il quale ha composto anche le musiche originali.
Nelle pagine de La Guerra del Peloponneso di Tucidide scelte per questo spettacolo si narra dell’ambasciata che gli Ateniesi mandarono agli oligarchi di Melo prima di attaccare la loro isola. Tucidide descrive questo incontro di ambasciatori come se vi avesse partecipato: riferisce le parole esatte pronunciate dagli ambasciatori e ricostruisce in modo drammaticamente vivissimo lo scontro verbale tra i due schieramenti. Un resoconto che ha la forza e l’intensità di una pièce teatrale, da qui l’idea di metterlo in scena per rivelare tutto il potenziale drammatico della dicotomia oppressore e oppresso.
Come scrisse Eduard Schwartz, tra i massimi studiosi dell’opera tucididea, il duro trattamento che gli Ateniesi hanno inflitto alla piccola isola di Melo era stato un errore non solo morale, ma anche politico. Tucidide lo enfatizza inserendo nella cronaca di quei fatti un dialogo lunghissimo nel quale gli Ateniesi impartiscono ai Melii una lezione brutale sul diritto del più forte, con l’effetto che il lettore di ogni tempo agiti il pugno contro un popolo che innalza tali infamie a principii e regole della politica. Compatti, gli abitanti di Melo rimarranno fedeli a loro stessi, alla loro identità appunto, che è il tema di questa edizione del festival.
“Il ripudio della guerra – sottolinea Antonella Ferrara ideatrice e direttrice del festival – è la grande lezione che Alessandro Baricco ribadisce con lo spettacolo “Tucidide. Atene contro Melo”, la cui programmazione nel cartellone di Taobuk si inserisce a pieno titolo nel tema guida dell’edizione 2024. In Tucidide, e non potrebbe essere altrimenti, emerge infatti il concetto di matrice greco-classica per cui tutelare la propria identità equivale conseguentemente al rifiuto dell’altro-da-sé, che sul piano etico e sociale diventa lo straniero, peggio il nemico. Una visione che per oltre due millenni ha dominato l’Occidente e in forza della quale, ancora oggi, si scatenano odio e armi. Per garantire la pace e lo scambio tra i popoli serve, invece, condividere che non può esservi identità senza alterità: una consapevolezza intorno alla quale Taobuk desidera alimentare un dialogo permanente in un’ottica interdisciplinare, attraverso il connubio tra le Belle Lettere e le arti visive e performative. È il caso di questo spettacolo che diffonde il proprio messaggio di condanna e insieme di speranza fondendo la drammaturgia dell’autore di Oceano mare alla vibrante colonna sonora scritta da Giovanni Sollima per i 100 cellos. Si consolida così la collaborazione di Taobuk con la Scuola Holden. E siamo fieri che, dopo l’anteprima presentata lo scorso anno a Spoleto, il tour di Atene contro Melo parta dal Teatro antico di Taormina, che vedrà come voce narrante lo stesso Baricco, maître a penser tra i più rappresentativi del nostro tempo.”
Il faccia a faccia tra Melii e Ateniesi si traduce in una feroce riflessione su cosa rimane della Giustizia e del Diritto quando si trovano di fronte un aggressore e un aggredito, un forte e un debole, un vincitore e un vinto.
“Ho sempre sognato – afferma Alessandro Baricco – di riuscire a fare spettacolo in quel teatro. Ora finalmente eccomi qua, e con un testo che mi commuove ogni volta che lo rileggo e dei musicisti che mi emozionano ogni volta che li sento.”
A dare forza e pathos i 100 Cellos la cui musica, composta appositamente dal Maestro Giovanni Sollima, ha un ruolo cruciale.
“Un solco – come lo stesso Maestro riflette – almeno questa è l’idea che avevo fin dall’inizio… una fenditura tra le parole. Così con Alessandro si è pensato a più approcci per la musica, dallo strano fondale – cangiante, trasparente e nebbioso – a lunghi brani strumentali, dal puro canto a momenti di ritmo – e rito – selvaggio. Il tutto per un organico di violoncelli – i 100 Cellos – il cui mondo sonoro non è solo quello di quattro corde e un arco ma include anche voci, canto, urla, piedi, reattività.”
Riascoltare quelle voci suscita in noi contemporanei sentimenti contrastanti: rabbia, desiderio di riscatto, paura, speranza. Nelle parole eleganti, ma durissime, degli ambasciatori è tramandato uno scontro che continua, oggi più che mai, a turbare l’Occidente.
“Come ambasciatore dei Meli, – ci dice Stefania Rocca – ritorno sul palco con Alessandro Baricco ( dopo Totem ). Rappresentare gli invasi, coloro che resistono, è ovviamente una responsabilità enorme, oggi. I Meli, nonostante la consapevolezza delle devastanti conseguenze di una guerra con gli Ateniesi, decidono coraggiosamente di perseguire la libertà piuttosto che sottomettersi a un dominio oppressivo. Questa scelta di intransigenza morale, pur in presenza di una potenza nemica superiore, risuona con un’attualità sorprendente e invita il pubblico a riflettere sul valore e sul costo della libertà. Alessandro ci ha ripetuto fino allo sfinimento di “non recitare”, e aveva ragione perché questo è uno di quegli spettacoli che, a cicli, erompono sulle scene e ridanno potere e piacere alla parola.
L’altra protagonista è la musica. Una marea pulsante di archi, guidata da Sollima e Melozzi, che a me, come attrice, infonde ritmo e energia. La complicità scenica con l’ammirevole Valeria intensifica l’esperienza, rendendo ogni momento sul palco carico di significato emotivo e storico.”
“Lavorare con Baricco – aggiunge Valeria Solarino – è sempre un regalo. Ti fa sentire parte di un’opera più grande dove tutti gli elementi, come in un’orchestra, sono preziosi. Il talento di Giovanni Sollima e Enrico Melozzi dà vita a 100 violoncelli che ci accompagnano come a raccontare l’avanzata degli eserciti. Dialogare con Stefania Rocca mentre Alessandro commenta la tensione dell’incontro sembra davvero il preludio a una dichiarazione di guerra.”
I brani, suggestivi ed emozionanti, fanno quindi da contrappunto alla narrazione, scandiscono il ritmo del dialogo, strappano, incalzano le parole. E a interpretarli questo strepitoso ensemble di musicisti nato da un’idea di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi nel 2012 – un ensemble aperto e “trasversale” perché formato da grandi professionisti, solisti di fama, studenti, amatori e appassionati. Un vero spettacolo nello spettacolo.
I biglietti per lo spettacolo sono in prevendita su Ticketone