Alla Arte Borgo Gallery prosegue “Si t’o sapesse dicere” di Paola Paesano


La mostra personale di pittura dell’artista Paola Paesano dal titolo “Si t’o sapesse dicere” a cura di Giorgio Vulcano presso Arte Borgo Gallery fino al 15 giugno 2024

paola paesano

A Roma, presso Arte Borgo Gallery, prosegue la mostra personale di pittura di Paola Paesano dal titolo “Si t’o sapesse dicere”.

L’artista campana, già nota alla critica e al pubblico per la rappresentazione dei bufali, ha saputo coniugare la sua passione verso l’arte e il suo innato talento con la professione di medico veterinario, che ha svolto presso l’ASL di Caserta. Ciò le ha consentito di conoscere la natura di questi curiosi animali attraverso l’osservazione diretta, l’anatomia e le caratteristiche vitali e comportamentali.

La narrazione artistica diviene ancora più appassionante, in quanto strettamente legata all’antico territorio della Terra di Lavoro, una realtà ambientale in cui l’allevamento della bufala mediterranea rappresenta una risorsa ed un’eccellenza internazionale, pur attraversando momenti difficili nella tutela e valorizzazione della intera filiera produttiva.

La mostra prevede l’esposizione di 14 dipinti, realizzati con tecnica ad olio su tela, che ritraggono, con inimitabile abilità i bufali, colti nelle loro nelle vigorose espressioni e nei tratti peculiari. L’artista intende restituire la giusta dignità al territorio campano ed al nobile animale, tanto da attirare l’attenzione anche di chi non conosce la sua antica origine.

Come afferma il critico d’arte Giorgio Vulcano : “Dal punto di vista compositivo e contenutistico, la sperimentazione artistica di Paola Paesano, seppur connessa alla tradizione della pittura realistica, compie un’evoluzione rispetto al passato: sembrerebbe dare impulso ad una riflessione sulla possibile esistenza di una psicologia animale attraverso indicatori comportamentali, suggerendo curiose similitudini e discrepanze tra la bufala e l’uomo; non solo descrive l’atteggiamento istintuale del bruno animale, come il bisogno di abbeverarsi e cibarsi, di riposarsi, ma sembrerebbe interpretare convintamente le sue dinamiche emotive. Non è un caso che abbia intitolato alcuni dipinti con versi e titoli di celebri poesie di Eduardo De Filippo”.