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Psoriasi del cuoio capelluto: uso di tildrakizumab efficace sul prurito

psoriasi del cuoio capelluto

Psoriasi a placche da moderata a grave che colpisce il cuoio capelluto, tildrakizumab è risultato efficace nel ridurre la gravità della malattia e il prurito

Nel trattamento dei pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave che colpisce il cuoio capelluto, tildrakizumab è risultato efficace nel ridurre la gravità della malattia e il prurito senza nuovi segnali di sicurezza. È quanto rilevato dall’analisi primaria a 16 settimane di uno studio di fase IIIb pubblicata sul Journal of the American Academy of Dermatology (JAAD).

«Dal 40% al 90% dei pazienti con psoriasi presenta un coinvolgimento del cuoio capelluto» hanno scritto il primo autore Kurt Gebauer, direttore della Fremantle Dermatology in Australia, e colleghi. «La psoriasi del cuoio capelluto è associata a eritema, desquamazione e prurito significativi e può essere psicologicamente e socialmente dolorosa».

La terapia topica, in genere la prima linea di trattamento della psoriasi, è impegnativa per il cuoio capelluto a causa della presenza dei capelli. Le linee guida congiunte dell’American Academy of Dermatology – National Psoriasis Foundation sostengono in questi pazienti l’uso di farmaci biologici. Anche l’International Psoriasis Council riconosce questi soggetti come candidati alla terapia sistemica, compresi i farmaci biologici, hanno premesso gli autori.

Il trattamento sistemico della psoriasi del cuoio capelluto è stato valutato in studi clinici come endpoint prespecificati o analisi di sottogruppi, con risultati incoraggianti, tuttavia gli studi dedicati controllati con placebo sul trattamento della psoriasi del cuoio capelluto sono limitati.

Valutazione di tildrakizumab vs placebo sulla psoriasi del cuoio capelluto
Questo studio di fase IIIb randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 52 settimane ha valutato l’efficacia e la sicurezza di tildrakizumab, un anticorpo monoclonale che inibisce la subunità P19 dell’interleuchina-23, per il trattamento della psoriasi a placche moderata/grave a livello del cuoio capelluto.

I pazienti di almeno 18 anni di età, con una diagnosi clinica di psoriasi cronica a placche da almeno 6 mesi, un punteggio di almeno 12 nello Psoriasis Area Severity Index (PASI) e almeno il 10% della superficie corporea interessata dalla malattia (BSA), hanno ricevuto tildrakizumab 100 mg (n = 89) o placebo (n = 82) al basale e alla settimana 4.

Risultati significativi su gravità e prurito dopo 16 settimane
I risultati dell’analisi primaria a 16 settimane hanno mostrato che una percentuale significativamente più elevata di pazienti trattati con tildrakizumab rispetto al placebo ha raggiunto l’endpoint primario di un punteggio pari a 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator Global Assessment modified 2011 (IGA mod 2011) per il cuoio capelluto, con una riduzione di almeno 2 punti rispetto al basale (49,4% vs 7,3% P<0,00001), osservata già alla settimana 12 (46,1% vs 4,9%, P<0,00001).

Una riduzione del 90% della gravità della malattia rispetto al basale nello Psoriasis Scalp Severity Index (PSSI 90) è stata ottenuta dal 48,3% e dal 2,4% dei pazienti rispettivamente in trattamento attivo e placebo alla settimana 12 e dal 60,7% e 4,9% alla settimana 16 (entrambi P<0,00001). Una percentuale maggiore di partecipanti ha raggiunto una risposta PSSI 100 con tildrakizumab rispetto al placebo alla settimana 16 (37,6% vs 2,6%, P nominale <0,00001).

Inoltre, una percentuale maggiore di soggetti ha ottenuto con tildrakizumab una riduzione di 4 punti del prurito del cuoio capelluto, uno dei sintomi più gravosi della psoriasi, rispetto al placebo alla settimana 16 (54,5% vs 14,7%, P nominale <0,00001). La media del punteggio DLQI (Dermatology Life Quality Index) è diminuita, passando da 14,5 al basale a 4,8 alla settimana 16 con tildrakizumab e da 15,3 a 12,6 alla settimana 16 con il placebo (variazione media assoluta: -9,6 vs -2,7).

Eventi avversi emergenti dal trattamento sono stati segnalati nel 35% dei pazienti trattati con tildrakizumab e nel 21,1% del gruppo placebo. I più frequenti nel gruppo attivo sono stati infezioni del tratto respiratorio superiore, rinofaringite e ipertensione, mentre con il placebo sono stati cefalea e diarrea. Un grave evento di sciatica è stato segnalato in un paziente trattato con tildrakizumab, ma non è stato considerato correlato al trattamento.

«Nei pazienti con psoriasi da moderata a grave che colpisce il cuoio capelluto, tildrakizumab 100 mg è efficace e migliora il prurito segnalato dai pazienti e la qualità della vita rispetto al placebo, senza nuovi segnali di sicurezza» hanno concluso gli autori.

Referenze

Gebauer K et al. Efficacy and safety of tildrakizumab for the treatment of moderate-to-severe plaque psoriasis of the scalp: A multicenter, randomized, double-blind, placebo-controlled, Phase 3b study. J Am Acad Dermatol. 2024 Mar 28:S0190-9622(24)00536-X. 

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