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Elezioni Europee 2024: le proiezioni dei seggi del Parlamento Ue

Tirocini al Parlamento europeo: candidature aperte fino al 30 novembre. Un’occasione per capire come funziona il lavoro quotidiano dell'istituzione

Il Parlamento europeo in Plenaria

Elezioni Europee, le proiezioni del prossimo Parlamento Ue: quota 462 per Ppe, Socialisti, Renew e Verdi. Metsola: “Il centro europeista costruttivo ha tenuto”

Il Partito popolare europeo (Ppe), i Socialisti e democratici (S&d), Renew e i Verdi insieme mantengono la maggioranza al Parlamento Ue con 462 seggi e il 64 per cento dei voti, in calo rispetto al 69 per cento del 2019: questi i numeri che emergono dalle proiezioni delle elezioni nei 27 Paesi membri. La dinamica risulterebbe confermata nonostante le avanzate di partiti della destra in più Paesi, a partire dalla Francia, dove il presidente Emmanuel Macron ha convocato legislative anticipate per il 30 giugno, o in Germania, dove Alternative fur Deutschland è risultata seconda forza dietro i cristiano-democratici dell’alleanza Cdu/Csu. Nel nuovo Parlamento Ue siederanno 720 deputati.

METSOLA: IL CENTRO EUROPEISTA COSTRUTTIVO HA TENUTO

Il centro europeista costruttivo ha tenuto“: lo ha detto in serata la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, parlando di fronte ai giornalisti. Il suo intervento è stato trasmesso dai servizi media dell’Assemblea in diretta anche sui social network. Metsola ha commentato i primi risultati delle europee rispondendo alla domanda di una cronista su un’avanzata di forze di destra e nazionaliste. Sul piano politico, la presidente del Parlamento Ue fa riferimento al gruppo del Partito popolare europeo.

VON DER LEYEN: “IL CENTRO TIENE”

“Resta una maggioranza al centro per un’Europa forte e questo è cruciale per la stabilità; in altre parole il centro tiene”: lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella notte elettorale. La dirigente ha proseguito indicando come obiettivo quello di “costituire un bastione contro gli estremisti di sinistra e di destra”. I risultati preliminari delle elezioni europee che si sono conclusi ieri nei 27 Paesi membri dell’Ue indicano un’avanzata di partiti di destra, primi in Francia, Italia e Austria e secondi in Germania e Olanda.

Stando a questi dati, il gruppo politico con la maggioranza relativa al Parlamento Ue resterà comunque il Partito popolare europeo (Ppe), al quale fa riferimento von der Leyen. La dirigente, di nazionalità tedesca, potrebbe essere ora candidata per un nuovo mandato alla guida dell’esecutivo Ue. Partiti socialisti sono invece risultati prime a Malta, in Romania e in Svezia. Il gruppo europeo di riferimento, quello dei Socialisti e democratici, dovrebbe essere il secondo per numero di seggi al Parlamento Ue.

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