Elezioni Europee, Matteo Renzi sconfitto anche nella sua Rignano. Lo sfottò di Marino (Avs): “Ora potrà continuare a prendere milioni in Arabia Saudita…”
“Renzi? Macché sconfitta, ora starà festeggiando”. Ignazio Marino, Avs, si toglie qualche sassolino nella scarpa, una volta diventato chiaro che sono ormai molto lontani i tempi in cui Matteo Renzi aveva portato il Pd a risultati record proprio in occasione delle elezioni europee. Questa volta, con gli Stati Uniti d’Europa, come lui stesso ha ammesso, gli è andata male. Il leader di Italia Viva non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 4% e non volerà a Bruxelles. E allora diventa un facile target per non proprio innocue battutine. Tipo questa “A Matteo Renzi, penso che gli abbiamo fatto un grande favore, perché temo che per le norme del Parlamento europeo non potrebbe fare il conferenziere e guadagnare 2-3 milioni all’anno”, dice infatti Ignazio Marino- che invece con Avs è stato incoronato europarlamentare- nel corso della conferenza stampa del suo movimento. Perché Renzi, “è entrato felicemente nel mondo del capitalismo- prosegue Marino, riferendosi sempre all’ex “compagno”- e ha trovato nuovi amici in Arabia Saudita– chiosa- penso che ora stia festeggiando per non aver superato la soglia di sbarramento”.
Anche l’ex delfino toscano, Dario Nardella, Pd, non si lascia scappare l’occasione di commentare la sconfitta dell’ex rottamatore. Ma in modo più diplomatico, gli allunga un invito (anche dopo mesi di bordate ricevute): “Se verrà lo stesso a trovarmi a Bruxelles- manda infatti a dire- non vedo perché non lo dovrei accogliere e salutare come si deve”. Il sindaco uscente infatti, al contrario di Renzi, ha fatto il pieno di preferenze alle europee, doppiando proprio l’ex amico nella “loro” Firenze. Non solo, Nardella batte Renzi 272 a 213 anche in casa, nella sua Rignano. “Mi hanno raccontato di Rignano. Però, ecco, non ho affrontato questa campagna elettorale misurando i miei voti con quelli Renzi. Ho guardato un po’ più in alto, a quello che è il risultato complessivo e in tutto il collegio”. Detto questo, se confronto deve essere, “il risultato è sotto gli occhi di tutti”. E, secondo Nardella, il premio gli è arrivato “dal fatto che non sia mai sceso alla provocazione della polemica personale, mantenendo sempre il mio stile”. In questo modo “la risposta più efficace è arrivata dagli elettori”.