Internet è senza dubbio uno degli strumenti più importanti della storia dell’umanità.
Esso è riuscito a risolvere uno dei più annosi problemi tra quelli che hanno caratterizzato il percorso dell’essere umano, ovvero la lentezza della trasmissione delle informazioni rendendo questo processo pressoché istantaneo; un’innovazione che ha rivoluzionato per sempre il mondo in cui viviamo.
Grazie all’arrivo di internet e alla sua progressiva democratizzazione (tanto che Internet è estremamente usato), sempre più persone hanno pian piano scoperto montagne di informazioni, permettendo la costruzione di business giganteschi, di lavori nati dal niente, di professionisti che in precedenza non esistevano. Questa serie di processi sono andati di pari passo con un processo chiamato “verticalizzazione delle competenze”, in maniera molto più netta rispetto a quanto successo nei decenni precedenti.
Cosa significa però verticalizzazione? Questo termine implica il possesso di un approfondito livello di specializzazione in un settore o in uno specifico ruolo. Se le competenze orizzontali stanno li a significare la capacità di una figura di cavarsela più o meno in ogni situazione, le competenze orizzontali indicano l’incredibile efficacia di una figura singola nell’esecuzione di un ruolo. Tra i vantaggi di internet, tanto per le aziende quanto per gli utenti, non possiamo però non citare il fatto che è diventato più facile che mai farsi aiutare da qualcuno con competenze verticali molto specifiche sugli argomenti più disparati; basta farsi un giro su Casinoble per rendersene conto.
La verticalità come antidoto alla burocrazia?
Chiunque lavori in Italia sa che non c’è esperienza più “nazionalpopolare” dell’interagire con il magico mondo della burocrazia: un labirinto fatto di fogli, carteggi, uffici e protocolli da seguire per evitare problemi. Una delle caratteristiche più stupefacenti (e non sempre in positivo) della burocrazia è il suo essere praticamente onnipresente, anche e sopratutto in tutte quelle attività che in qualche modo vedono coinvolto lo stato.
Anche nel mondo del gioco quello della burocrazia è un “problema” sentito ed è per questo che l’utente, molto spesso, si deve affidare alle voci esperte di altre figure per poter risolvere i suoi problemi o per avere pareri strutturati su un argomento. Il lavoro che è possibile trovare su Casinoble inquadra perfettamente questo genere di situazione visto che si può riassumere in una grande guida liberamente consultabile online per risolvere dubbi e faccende relative al mondo del gioco d’azzardo.
La piattaforma si presenta come una risorsa verticale (!!!) legata al mondo del gioco d’azzardo al fine di far vivere ai suoi utenti esperienze uniche e affascinanti; attraverso un fine lavoro del reparto editoriale del sito, Casinoble analizza le piattaforme di gioco d’azzardo presenti in Italia e le valuta, dirimendo anche tutti i più comuni dubbi dell’utente.
Parola d’ordine: intercettare i desideri
Questo processo viene portato a termine attraverso il lavoro e la collaborazione di tutta una serie di figure verticali legate al mondo dei casinò. Abbiamo parlato dell’argomento con Luca Rossi, responsabile dei contenuti di Casinoble ed ex giornalista di stanza a Milano che ci ha spiegato la ratio dietro le scelte editoriali della piattaforma.
Interpellato per email, Luca ci ha spiegato come il suo lavoro consista nello studiare il settore del gioco in Italia intercettando quelli che sono i desideri delle persone attraverso il suo lavoro con un team di SEO e di creatori di contenuti. In questa maniera riesce sempre a “sentirsi aggiornato” su quello che accade tra i giocatori, capendo anche quali sono i colli di bottiglia che vengono incontrati durante il corso dell’esperienza.
Iniziare a capire dove i giocatori smettono di divertirsi per me ha significato trovare il punto di partenza per il mio lavoro editoriale; attraverso i contenuti che realizzo so di poter aiutare chi smette di divertirsi a ricominciare – ci ha detto Luca per mail.
Competenze verticali, quindi, di quelle che riescono effettivamente a fare la differenza in un settore che altrimenti rischia sempre di venir ignorato dai grandi nomi dell’informazione tradizionale (come nel caso della scienza)