Un anno senza Silvio Berlusconi: il ricordo di Giorgia Meloni


Un anno fa se ne andava Silvio Berlusconi, la premier Meloni: “Ha lasciato un segno indelebile”. I figli gli dedicano parole dolci: “Il tuo amore vivrà per sempre dentro di noi”

berlusconi meloni

Il 12 giugno 2023 fa se ne andava Silvio Berlusconi. Il Cavaliere si è spento l’anno scorso all’ospedale San Raffaele di Milano a 86 anni. Berlusconi era tornato nel nosocomio da dove era stato dimesso dopo una degenza di 45 giorni. Era affetto da leucemia mielomonocitica cronica, patologia responsabile dell’infezione polmonare che lo aveva costretto al lungo ricovero in terapia intensiva.

“Dolcissimo papà, il tuo amore vivrà per sempre dentro di noi”, scrivono i figli Marina, Pier Silvio, Barbara e Luigi su Il Sole 24 ore. Poche parole e un’immagine del Cavaliere, sorridente come sempre.

MELONI: “HA LASCIATO UN SEGNO INDELEBILE NELLA POLITICA ITALIANA”

“Nel primo anniversario della scomparsa di Silvio Berlusconi- scrive sui social la premier Giorgia Meloni- desidero ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia politica italiana. Abbiamo condiviso molte battaglie e momenti decisivi per la nostra Nazione. Anche nel suo ricordo, continueremo a dare il massimo per ridare visione e grandezza all’Italia. Ciao Silvio”.

TAJANI: “CI MANCHI, CIAO PRESIDENTE”

“Ci manchi, ciao presidente”, scrive su X il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani.

“Quella notte- dice Tajani a ‘Mattino cinque news’ su Canale 5- io ero a Washington e mi arrivo un messaggio che mi scriveva: ‘è volato in cielo’. È stato un momento drammatico perché perdevo un amico da cui ho imparato tantissimo e con cui c’era un rapporto straordinario di stima e amicizia. E pensai che cosa succede ora di Forza Italia? Nessuno di noi pensava in quel momento che avremmo potuto farcela, nessuno credeva che Forza Italia sarebbe sopravvissuta. Ma lui non era stato il Re Sole degli anni 2000: dopo di me nulla”.

E infatti, prosegue, “al momento della sua morte tutti si sono rimboccati le maniche sono venuti nelle nostre sedi e hanno detto andiamo avanti. La sua creatura più bella non può scomparire. E il nostro risultato straordinario di 3 giorni fa, diventare la terza forza del paese, è il più bel regalo che Forza Italia gli poteva fare”.

SALVINI: “SILVIO BERLUSCONI GRANDE ITALIANO. NON TI DIMENTICHEREMO MAI”

Anche Salvini sceglie i social per salutare Berlusconi. “Un anno fa- scrive- ci lasciava un imprenditore geniale, un innovatore rivoluzionario in molteplici campi, uno statista di quelli in grado di definire un’epoca, innamorato dell’Italia e della Libertà. A lui ho dedicato il mio libro perché negli anni, al di là della nostra alleanza politica, mi fece l’onore della sua amicizia, e per me divenne davvero un Amico, con la ‘A’ maiuscola, a cui mi legava un affetto tenerissimo“.

E aggiunge: “Ricordo il nostro ultimo incontro e le nostre ultime telefonate, ricordo l’energia e lo sguardo sempre rivolto al futuro, ai suoi figli e nipoti, ai giovani, persino ai nuovi strumenti di intelligenza artificiale, da cui era stupito e affascinato e di cui, da sempre lucido precursore, comprendeva già l’impatto dirompente”.

Salvini, poi, conclude: “Nel tuo ricordo, Silvio, mi commuovo ancora e sii certo: ti vorremo sempre bene e non ti dimenticheremo mai. ‘Nella vita, anche se magari qualcuno ne sorriderà, ponetevi sempre dei traguardi ambiziosi ed elevati. Chi ci crede combatte, chi ci crede supera tutti gli ostacoli, chi ci crede vince!’. Silvio Berlusconi, un grande italiano”.

BERNINI: “NON HO BISOGNO DI RICORDATI. TU CI SEI SEMPRE”

La ministra dell’Università Anna Maria Bernini scrive: “Mi piace pensarti così. Con una delle tue frasi più iconiche: il segreto è sapere ascoltare. Ci hai insegnato tanto. Ci hai donato tanto. La tua amicizia, la tua stima, il tuo affetto. Ad ascoltare i bisogni della gente perché, ci dicevi, è nel loro racconto già una soluzione. Forse non quella definitiva. Ma una soluzione possibile. Ci hai dato progetti da realizzare e idee su cui ragionare. Sono le stesse che ci guidano oggi e che ispirano la nostra azione al Governo, in Parlamento, nel Paese. Mi piace saperti al nostro fianco in ogni momento. Nelle sfide che pure abbiamo vinto e in quelle che siamo pronti ad affrontare. Non ho bisogno di ricordarti. Tu ci sei sempre“.

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA: “UN GRANDE LOMBARDO”

“Un anno fa ci lasciava Silvio Berlusconi, un grande lombardo!”, scrive su Facebook il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana. “Imprenditore visionario e innovativo- aggiunge- uomo delle istituzioni e politico lungimirante, protagonista nello sport“, come lo abbiamo definito intitolandogli il Belvedere del 39esimo piano di Palazzo Lombardia”.

GALLIANI: “NEL 79 MI INNAMORAI SUBITO DI LUI E LO SONO RIMASTO PER 45 ANNI”

“Incontrai Silvio Berlusconi la prima volta il 1 novembre del 1979, io ero un piccolo industriale brianzolo, avevo un’azienda, Elettronica industriale, che poi avrebbe costruito le reti di trasmissione di Canale 5, Italia 1 e Rete4; la sera stessa senza fare due diligence, mi disse vorrei comperare il 50 per cento della sua azienda, lei continuerà a gestirla, io dissi di sì perché mi innamorai di lui subito, e sono rimasto innamorato di Silvio Berlusconi per 45 anni“. Così Adriano Galliani, già dirigente sportivo, senatore, e amico storico del Cavaliere, in un’intervista esclusiva a Rainews 24, nello speciale ‘Ricordando Silvio’ a un anno dalla morte del fondatore della Fininvest.

“Il rapporto di Berlusconi con le donne? Silvio Berlusconi era un uomo generoso, straordinario: certamente attratto dal sesso femminile, cosa che non considero assolutamente una colpa, ma sempre comportandosi bene con ciascuna di loro”, aggiunge.

GALLIANI: “HA AVUTO 4 VITE”

Nell’intervista, poi, Galliani continua: “Io dico che ha avuto 4 vite: da costruttore, mentre i costruttori costruiscono tanti condomini sparsi per la città, lui costruisce una città nella città, Milano2; poi la tv, tra tante televisioni locali, lui capisce che per competere con la Rai servono le stesse dimensioni; poi prende il Milan due volte retrocesso in B negli anni 80 e ne fa il club più titolato al mondo. Cosa analoga con il Monza, dalla C alla A, e la quarta vita, quella politica, nel ’94 dice: vincerò le elezioni e le vince, e quel partito sopravvive a Silvio Berlusconi perché Tajani ne sa portare avanti l’esempio e le idee”.

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E conclude: “Il testamento? Nessun problema per non essere menzionato nel testamento, il mio rapporto con Berlusconi è stato meraviglioso, è stato un rapporto di sentimenti, la cosa che mi commuove di più è che pochi giorni prima di morire, il suo ultimo saluto, a una cena con la mia compagna Helga, le ha stretto la mano dicendo: grazie per quello che fai per il mio amico Adriano. Questo era Silvio Berlusconi”.