Fascicolo sanitario elettronico: come funziona e a cosa serve


È disponibile il Fascicolo Sanitario Elettronico: si potranno consultare online i propri referti medici, prenotare prestazioni, pagare i ticket e scegliere o revocare il medico di famiglia

Il fascicolo sanitario elettronico 2.0 entra in fase operativa. Raggiunta l'intesa in Conferenza Stato Regioni sullo schema di decreto ministeriale

Entro la fine del 2024 i cittadini italiani, attraverso la piattaforma Pago PA o App IO, potranno consultare online i propri referti medici, prenotare prestazioni, pagare i ticket e scegliere o revocare il medico di famiglia. Prende piede il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, presentato ieri a Roma nel corso di una conferenza stampa dal sottosegretario per l’Innovazione, Alessio Butti, e dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. L’evento, che si è svolto presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato anche occasione per presentare il logo del Fse 2.0 e descrivere l’evoluzione del progetto dalla fine del 2022 ad oggi ma anche di parlare degli sviluppi futuri.

Il Fascicolo, intanto, promette un cambio di passo grazie a una ‘metamorfosi’ dei dati, che – come hanno spiegato- non saranno più soltanto amministrativi ma soprattutto clinici, consentendo a qualunque medico di accedere alla storia personale di ciascun paziente. L’Italia, così, sarà tra i primi Paesi in Europa a dotarsi di un ‘contenitore’ disponibile e accessibile a ogni cittadino su tutto il territorio italiano.
“Siamo l’unico Paese dove i dati di 60 milioni di cittadini verranno conservati in un ecosistema di dati sanitari- hanno fatto sapere durante la presentazione- Dopo vent’anni di programmazione sanitaria, si sta costruendo un sistema informativo sanitario unico al mondo. Il progetto del FSE fa parte della progettualità del PNRR, che comprende diversi investimenti, finalizzati alla trasformazione digitale della Sanità”.

Nell’ambito della trasformazione informatica per la riduzione delle liste d’attesa e per una nuova efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è dunque centrale e, insieme alla telemedicina, alla sanità iperconnessa, all’anagrafe sanitaria, al passaggio in cloud delle aziende sanitarie, alle cartelle cliniche elettroniche dei medici di famiglia e dei medici specialisti, ai sistemi informativi ospedalieri, costituisce un “grande investimento digitale, che si rafforza e completa con l’EDS (Ecosistema dei Dati Sanitari), che mette insieme e rielabora dal punto di vista tecnologico tutti i dati raccolti dalle regioni, valorizzando il lavoro fatto dai diversi territori in questi anni”. Il completamento dell’EDS è previsto per il 2025.

CONDIVISIONE DELLE INFORMAZIONI TRA I SANITARI
Il Fascicolo sanitario Elettronico consente quindi una “più efficiente coordinazione delle cure, grazie alla condivisione delle informazioni tra i diversi professionisti sanitari, riducendo il rischio di duplicazioni di esami e prescrizioni non necessarie”. In particolare, nella gestione delle emergenze, i medici possono accedere rapidamente alle informazioni cruciali del paziente (come allergie, farmaci in uso, anamnesi), migliorando la tempestività e l’efficacia dell’intervento. I pazienti possono accedere facilmente al proprio Fascicolo sanitario tramite internet, consultando in qualsiasi momento i propri dati medici, le prescrizioni e i referti. “Sono stati realizzati due strumenti- hanno spiegato ancora nel corso della conferenza- ovvero un cruscotto per condividere i dati con le regioni e un cruscotto pubblico per condividere i dati con tutta la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori, ma ancor prima sui servizi che il FSE offre sulle possibilità di accesso”. Il cruscotto di monitoraggio per le regioni è “già attivo a partire dal mese di maggio, mentre è accessibile a tutti a partire dal 12 giugno 2024″. In caso di mobilità sanitaria tra regioni, i pazienti che si spostano sul territorio nazionale possono mantenere la continuità delle cure, poiché le loro informazioni sanitarie sono “facilmente accessibili ovunque tramite il FSE”.