Migranti: in Italia nel 2024 -60% di arrivi e aumentano i rimpatri


Migranti, il ministro dell’Interno Piantedosi al Question time alla Camera: “Nel 2024 -60% di sbarchi e +15% di rimpatri”

piantedosi

“Dall’inizio dell’anno alla data odierna gli arrivi via mare dei migranti segnano, rispetto allo scorso anno, una diminuzione pari a circa il 60 per cento e quello in corso potrebbe essere il nono mese consecutivo di flessione degli arrivi. Sono risultati certamente riconducibili all’azione che il Governo sta portando avanti per contrastare il vergognoso traffico di migranti e affermare un più rigoroso rispetto delle regole in materia di migrazione”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo al Question time, in Aula alla Camera, a un’interrogazione sulle iniziative del governo per il contrasto dei flussi migratori irregolari verso l’Italia. 7

“Si tratta – spiega – di una strategia che ha l’ambizione di intervenire con progetti concreti ed organici con i Paesi di origine e transito dei flussi. In particolare, con i Ministri dell’interno di Algeria, Libia, e Tunisia – oltre al controllo delle partenze – stiamo coordinando azioni finalizzate a presidiare più efficacemente le frontiere nell’area del Sahel e sviluppare progettualità per aumentare i rimpatri volontari assistiti grazie al lavoro di una cabina di regia e alla collaborazione con l’OIM e l’UNHCR”. Piantedosi continua: “A ciò va aggiunto l’incoraggiante dato sui rimpatri forzosi di coloro che non hanno titolo a rimanere in Italia. Dall’inizio dell’anno al 10 giugno sono stati effettuati 2.242 rimpatri, in aumento del 15 per cento rispetto ai 1.939 dello stesso periodo dello scorso anno e nonostante una significativa riduzione dei posti disponibili nei CPR, fondamentali per le procedure di rimpatrio, sovente vandalizzati dagli stessi ospiti. L’obiettivo è quello di rendere ancora più celeri le procedure di espulsione, aumentare il numero effettivo dei rimpatri e creare un effetto di deterrenza rispetto alle partenze dei migranti, a pretestuose richieste di asilo e a ricorsi privi di fondamento”.

LA ROTTA BALCANICA

Piantedosi sottolinea poi che “in questa direzione va anche il progetto di realizzazione di una struttura di trattenimento in Albania. Siamo fortemente impegnati anche sul versante della rotta balcanica. Nell’attuale complesso scenario internazionale e rispetto all’evoluzione della minaccia terroristica i controlli alla frontiera con la Slovenia hanno già restituito importanti risultati in termini di contrasto al traffico di esseri umani, consentendo anche di prevenire in modo più efficace l’ingresso nel nostro territorio di soggetti pericolosi per la sicurezza nazionale. Le forze di polizia, a partire dal ripristino dei controlli al confine avvenuto il 21 ottobre 2023 e di recente prorogato fino al 18 dicembre di quest’anno, hanno controllato oltre 419 mila persone, rintracciando 3.234 irregolari. Gli arresti – conclude – sono stati 187, di cui 95 per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il Governo italiano è anche riuscito a riportare il tema dell’immigrazione al centro dell’Agenda europea. Grazie al ruolo da protagonista svolto dall’Italia con il nuovo Patto Migrazione e Asilo è stato raggiunto quello che, al momento, è il miglior compromesso possibile che abbiamo accettato pur di superare il vecchio regolamento di Dublino, garantendo frontiere esterne più sicure, procedure efficienti per l’asilo ed espulsioni più veloci”.