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Tosse predittiva della progressione delle interstiziopatie polmonari fibrotiche

Lidocaina sotto forma di spray oro-faringeo sembra essere in grado di ridurre la frequenza della tosse cronica refrattaria

La gravità della tosse peggiora nel tempo nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e malattia polmonare interstiziale fibrotica (ILD)

La gravità della tosse peggiora nel tempo nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) e malattia polmonare interstiziale fibrotica (ILD) non IPF, indipendentemente dall’impiego di una terapia mirata all’ILD. Inoltre, la severità del sintomo ha implicazioni prognostiche sulla qualità della vita, la progressione di malattia e la sopravvivenza nei pazienti con ILD fibrotica. Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su the American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

Razionale e disegno dello studio
La tosse è un sintomo chiave nei pazienti con ILD fibrotica, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio. L’obiettivo dei ricercatori è stato quello di valutare la prevalenza, le variazioni nel tempo del sintomo e il significato prognostico della gravità della tosse nei pazienti con ILD fibrotica.

A tal fine, hanno attinto ai dati del registro multicentrico canadese per le fibrosi polmonari, includendo pazienti adulti con diagnosi multidisciplinare di ILD fibrotica dal 2015 al 2022 che avevano completato il questionario VAS sulla severità della tosse al reclutamento nello studio.

E’ stato impiegato l’indice ILD-GAP (genere/età/fisiologia) per misurare la severità di ILD.
L’informazione sulla severità della tosse (parametrata su scala VAS) nel tempo è stata completata durante le visite di follow-up, condotte da 3 a 12 mesi a seconda delle necessità.
Inoltre, sono ste raccolte informazioni fino a 2 anni sui sintomi respiratori, sui dati di imaging (radiografie e Tac), nonché sull’impiego di farmacoterapie dirette contro l’ILD.

Risultati principali
La coorte comprendeva 1.061 partecipanti con IPF e 2.825 con ILD fibrotica non IPF. Il gruppo IPF vs ILD fibrotica non-IPF era in media (SD) costituito da individui in età più avanzata (71 [8] vs 62 [12] anni), con una prevalenza di individui di sesso maschile (75% vs 43%), di fumatori o ex fumatori (76% vs 57%), o di individui con comorbilità cardiache (24% vs.12%).

Dall’analisi dei dati è emerso che la gravità della tosse al basale era maggiore nei pazienti con IPF rispetto a quelli con ILD fibrotica non IPF (mediana 24 vs 20 mm, P <0,001), con ampi intervalli di sovrapposizione osservati in entrambe le coorti.

La prevalenza della gravità della tosse, misurata mediante VAS, di almeno 30 mm al basale era maggiore nel gruppo IPF rispetto al gruppo ILD fibrotica non-IPF (43% vs 39%; P =0,03).
La gravità mediana della tosse era maggiore con il peggioramento della gravità della malattia ILD in base all’indice ILD-GAP nei due gruppi (P <0,001 per entrambi).

Le analisi multivariabili hanno mostrato che una FVC e una DLCO inferiori in percentuale, nonchè la compresenza di malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) erano associate ad un peggioramento della gravità della tosse nei due gruppi.

L’asma riferito dal medico era associato ad una peggioramento della gravità della tosse nei pazienti con ILD fibrotica non IPF. La gravità della tosse come variabile continua e il punteggio VAS di almeno 30 mm erano indipendentemente associati ad una peggiore qualità della vita correlata alla salute e ad un peggiore stato di salute al basale nei gruppi IPF e non-IPF fibrotica.

Il punteggio VAS della tosse è aumentata nel tempo nel gruppo IPF (variazione annualizzata: 2,2 mm; IC95% :1,6-2,9 mm) e nel gruppo ILD fibrotica non IPF (variazione annualizzata: 1,1 mm; IC95%: 0,8-1,4 mm).
I pazienti con IPF hanno mostrato un incremento annualizzato maggiore della gravità della tosse (P =0,004), rispetto al gruppo ILD fibrotica non IPF.

Le variazioni annualizzate della gravità della tosse nei due gruppi erano comparabili per coloro che erano sottoposti, o meno, a trattamento con una terapia mirata all’ILD (IPF: P =0,60; ILD fibrotica non IPF: P =0,95).
Livelli simili di persistenza o di incremento della gravità della tosse a 12 mesi sono stati osservati nei pazienti trattati con nintedanib o pirfenidone per l’IPF e in quelli che erano stati trattati con azatioprina o micofenolato per l’ILD fibrotica non IPF.

I limiti dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso, tra i limiti metodologici dello studio, la mancanza di una valutazione oggettiva della tosse, non escludendo l’esistenza di altre comorbildità e l’impiego di farmaci concomitanti nei pazienti dello studio, che non sono stati valutati. Da ultimo, i ricercatori ricordano come lo studio non abbia valutato l’impatto di farmaci specifici per la tosse, come gli oppioidi, su quanto da loro osservato.

Bibliografia
Khor YH et al. Epidemiology and prognostic significance of cough in fibrotic interstitial lung disease. Am J Respir Crit Care Med. Published online March 27, 2024. doi:10.1164/rccm.202311-2101OC
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