Site icon Corriere Nazionale

Gui Amabis online con il nuovo album “Contrapangeia”

musica concertone

“Contrapangeia” è il titolo del quinto album da solista del musicista e produttore brasiliano Gui Amabis

“Contrapangeia”, che arriva sulle piattaforme digitali, è il quinto album della discografia solista del cantante, cantautore e produttore brasiliano Gui Amabis. Un disco dall’accento acustico che racconta lo sbandamento, le incomprensioni e il processo decisionale. “Un’osservazione di eventi e sentimenti personali e sociali. Una riflessione su ciò che stava accadendo nel mondo, ognuno nel suo piccolo quadro pandemico“, dice l’autore, ricordando che i brani di Contrapangeia hanno iniziato a essere realizzati nel 2018 – anno di uscita del precedente album, “Miopia”.

Il titolo dell’album allude alla deriva dei continenti, la teoria secondo cui, circa 225 milioni di anni fa, la terraferma era costituita da un supercontinente chiamato Pangea. “All’inizio del processo creativo mi è venuta in mente l’immagine della Pangea, ma capovolta. Il titolo ‘Contrapangeia’ deriva da questo: continenti, corpi, reti, tutto si sta disgregando, in un movimento di espansione destinato a scontrarsi a breve termine“, afferma. Le riflessioni del compositore caratterizzano il contenuto dei nove brani. È il caso di “No Brasil“, dove, sostenuto da archi, programmazione e tastiere, Amabis canta:

Eu me admiro quanto ‘mas eu’/… / Sem dizer eu deixo claro o que já deu/ O que nem foi”.

“Mi stupisco di quanti ‘ma io’ / Senza dirlo faccio capire quello che ormai non c’è più / Quello che non è nemmeno stato”.

C’è un “sogno insonne” seguito da un addio nei versi di “Por mais que se discuta“. “Pessimista?”, chiede a chi vi sta scrivendo.

Nonostante il cupo scenario di recente memoria, la realizzazione di “Contrapangeia” si è svolta in un clima sereno, ricco di persone care all’artista. “Coautore di ‘Dois bons amigos’, Regis Damasceno suona con me dal 2010. Jorge Du Peixe, con cui ho scritto “Certeira avenida”, l’ho conosciuto nel 2005 e siamo sempre rimasti in contatto. José Ruivo Neto há collaborato com me in studio e abbiamo scritto “Diz aí” nelle prime ore del mattino. Juçara Marçal, che canta in “Nesse meio tempo”, è mia partner in molte altre composizioni, che fortuna. Manuela Julian, che appare in “Amar sem dizer”, è una cantante imponente che ho praticamente visto nascere”, dice, citando anche le presenze di Pedro Mibielli, alle viole e ai violini; Fernanda Monteiro e Adriana Holtz, ai violoncelli; Samuel Fraga, alla batteria; e Joana Queiroz, ai clarinetti.

Un coro di voci, composto da Anais Sylla, Calu MariaJoeblackAliciBarbara BlasquesNathan Dies Ayrton Montarroyos, si può ascoltare anche nel brano “O lírio (pra Lorena)”. Il duo Juliane Peixoto e Vitor Cozilos compare nell’unica composizione non autoriale del disco, “Vermelho azulzin”. Detto questo, l’invito a immergersi in “Contrapangeia” è fatto. È un disco bellissimo.

Exit mobile version