Mari freddi, alluvioni lampo: è in arrivo ‘La Niña’. Secondo le previsioni l’estate sarà calda ma con rischio di temporali anche violenti
Dopo ‘El Niño’, ecco ‘La Niña’. Ovvero: i mari e gli oceani, in particolare quello Pacifico, dopo essersi riscaldati, diventeranno man mano più freddi e questo, a catena, innescherà cambiamenti climatici anche in Europa e in Italia. Questo raffreddamento si chiama ‘La Niña’ e secondo gli esperti si sta per verificare. Anzi, è già iniziato. Lo spiegano bene gli esperti de ‘Il meteo’: già nel mese di giugno, stando ai dati raccolti dal Climate Prediction Center della Noaa (Amministrazione nazionale per l’oceano e l’atmosfera), le temperature superficiali del mare (SST) si sono portate ben sotto le medie climatiche nella maggior parte dell’Oceano Pacifico equatoriale. Questo avviene dopo che mari e oceani si sono andati sempre più scaldando (in particolare per effetto del cosiddetto ‘El Nino’ nella zona del Pacifico). Ebbene, questo anomalo raffreddamento (che segue un processo di riscaldamento di cui si è parlato a lungo) viene solitamente chiamato la Niña e ha ripercussioni climatiche di vario tipo. Cosa succederà in Italia e in Europa?
LEGGI ANCHE: L’oceano continua a scaldarsi, nuovo record nel 2023: ecco quali sono i rischi
LEGGI ANCHE: L’Italia come i tropici: cosa sta succedendo al clima
Il raffreddamento delle temperature superficiali del Pacifico provoca un aumento delle precipitazioni nel Sud-Est asiatico, in alcune zone dell’Africa, in Brasile e in Australia, ma anche siccità nelle Americhe occidentali, nel Golfo del Messico e nell’Africa nord-orientale. Ma non è tutto. Come spiega bene ‘Il meteo’, “una delle conseguenze più pericolose della Niña nel Mondo è legata al verificarsi di tempeste frequenti sul comparto atlantico”. Si formano infatti più facilmente uragani nel bacino del centro Atlantico. E in questo caso le conseguenze potenziali riguardano anche l’Italia. Perchè il rischio è quello di avere eventi estremi come nubifragi e nei casi più eccezionali alluvioni lampo che solitamente interessano fasce ristrette di territorio. Fenomeni del genere sono già successi ad esempio in Toscana e in Romagna.
Se aumenta la possibilità di temporale, è anche vero che il centro meteo europeo prevede per i tre mesi estivi temperature molto elevate, anche se il grande caldo potrà essere interrotto da fenomeni temporaleschi associati a La Niña. L’estate, insomma, spiegano gli esperti de ‘Il meteo’, potrebbe essere “molto calda, caratterizzata da lunghe fasi di alta pressione africana, interrotte però di frequente da pericolosi temporali intensi specie sulle regioni del Centro-Nord”.