Stasera su Rai 3 torna Report: dai morti sul lavoro al fatturato ACI passando dalla gestione delle acque da depurare a quella delle terme più famose d’Italia, ecco le inchieste
Un incidente sul lavoro al minuto, tre morti al giorno, più di milleduecento all’anno. “Lavoro a perdere” di Danilo Procaccianti è l’inchiesta d’apertura di “Report” in onda domenica 16 giugno alle 20.55 su Rai 3 e su RaiPlay. Solo negli ultimi quattro mesi ci sono stati tre incidenti con più morti nello stesso evento: Casteldaccia (Pa), Suviana (Bo) e Firenze dove, per il crollo di una trave, sono morti 5 operai il 16 febbraio scorso e ad oggi non c’è nessun nome iscritto sul registro degli indagati. Cosa sta facendo la politica per ridurre questi tragici numeri?
L’acqua è un bene comune e la rete idrica appartiene allo Stato che la affida in gestione a soggetti privati, pubblici, o misti. Con “Acque scure” di Emanuele Bellano, la testimonianza esclusiva di un imprenditore italiano che ha cercato di entrare nel grande business della depurazione delle acque permette di scoperchiare e di ricostruire dall’interno il meccanismo dei grandi appalti internazionali di questo settore.
L’ACI nasce nel 1898 come associazione di appassionati torinesi dell’automobile, diventa poi un’associazione nazionale che nel secondo dopoguerra cresce fino a entrare nel parastato diventando il gestore del PRA, il registro delle automobili. In “Quattro ruote e quattrini” di Giulio Valesini e Cataldo Ciccolella, si apprende che i soldi delle imposte sulle auto insieme alle tessere dei milioni di soci, nel corso degli ultimi decenni hanno portato l’Automobile Club d’Italia a possedere immobili per più di 215 milioni di euro e persino l’80% di quote dell’assicurazione SARA: il fatturato ACI si aggira sui 600 milioni di euro
L’Italia con i suoi 320 impianti, per il 90% accreditati con il Servizio sanitario nazionale, è uno dei paesi al mondo con la più antica tradizione termale. L’inchiesta di Chiara De Luca, “Un buco nell’acqua”, rivela che la società Montecatini Terme Spa, di proprietà di Comune e Regione, è in perdita dal 2011 e oggi tutto il patrimonio immobiliare, stimato in 50 milioni di euro, è finito all’asta per un valore di circa 42 milioni di euro. Report ha analizzato i motivi per cui si è arrivati a questo punto.