Obesità: dieta chetogenica riduce peso e gravità dell’acne


Nelle donne con obesità benefici evidenti dalla dieta chetogenica: perdita di peso, minore gravità dell’acne e migliore qualità di vita

L'obesità può rappresentare una minaccia significativa per portare a termine una gravidanza sana e aumentare il rischio di mortalità neonatale

Una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico ha favorito la perdita di peso nelle giovani donne con obesità e ha anche ridotto la gravità dell’acne e migliorato la qualità di vita, quindi potrebbe essere un valido aiuto nel trattamento non farmacologico dell’acne, ha rilevato un piccolo studio pilota italiano presentato allo European Congress on Obesity (ECO) 2024.

«Questi risultati rappresentano un’opportunità per trattare una malattia cutanea che colpisce moltissimi adolescenti e adulti, causando disagio, imbarazzo, ansia e bassa autostima e riducendo significativamente la qualità della vita» ha affermato l’autore principale Luigi Barrea dell’Università Telematica Pegaso di Napoli. «Anche se sono disponibili numerosi antibiotici orali e trattamenti topici per l’acne, possono causare diversi effetti collaterali. Inoltre, molti pazienti non sono costanti con la terapia topica e interrompono l’assunzione dei farmaci, quindi c’è un bisogno urgente di trattamenti sicuri, tollerabili e a basso costo alternativi alla terapia farmacologica».

L’acne è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’unità pilosebacea, che comprende il follicolo pilifero, il fusto pilifero e la ghiandola sebacea, ed è una delle condizioni della pelle più comuni, dato che colpisce circa il 9% della popolazione mondiale, soprattutto in età adolescenziale. È influenzata significativamente dall’infiammazione e dallo stress ossidativo ed è comunemente associata con l’obesità. Anche la disbiosi è un noto fattore della patologia acneica.

La dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD) riduce l’apporto energetico giornaliero a circa 500-800 kcal e l’assunzione totale di carboidrati a meno di 50 grammi al giorno (che può scendere fino a meno di 30 grammi al giorno). Questa drastica riduzione dei carboidrati costringe l’organismo a passare dall’utilizzo di glucosio come fonte primaria di energia a un combustibile alternativo, ovvero i chetoni, prodotti a partire dagli acidi grassi immagazzinati nel tessuto adiposo.

«È noto il ruolo della dieta nell’acne, tuttavia a oggi nessuno studio ha valutato il ruolo di una dieta chetogenica in questo contesto clinico. La dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico favorisce una rapida perdita di peso, inoltre i corpi chetonici promuovono la riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione» ha spiegato Barrea.

Un possibile trattamento dietetico per migliorare obesità e acne
I ricercatori italiani hanno valutato l’efficacia di una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico per 45 giorni in 31 giovani donne (età compresa tra i 18 e i 30 anni) con obesità di grado I e acne moderata, che non erano state trattate farmacologicamente negli ultimi 6 mesi. All’inizio dello studio sono state valutate le misure antropometriche (altezza, peso e circonferenza vita), la composizione corporea, l’Angolo di Fase (PhA, un marcatore dello stato infiammatorio e ossidativo), i livelli di trimetilammina-N-ossido (TMAO, un metabolita associato alla disbiosi intestinale) e il dosaggio delle diverse specie di radicali reattive all’ossigeno (DROM) come biomarcatori dello stress ossidativo.

Tutte le partecipanti sono state sottoposte a un esame dermatologico completo durante il quale è stata valutata la severità clinica dell’acne mediante il Global Acne Grading System (GAGS) su viso, petto e schiena, oltre al Dermatology Life Quality Index (DLQI), un questionario per misurare l’impatto dell’acne sulla qualità di vita.

Le pazienti sono stati istruiti a seguire una dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (700-800 kcal al giorno), con circa il 13% delle calorie da carboidrati (meno di 30 g al giorno), il 43% da proteine (1,3 g per chilogrammo di peso corporeo ideale) e il 44% di grassi. Dopo 45 giorni di dieta sono state effettuate tutte le valutazioni cliniche e bioumorali. A tutte le partecipanti sono state date istruzioni personalizzate per la dieta e l’aderenza è stata controllata settimanalmente da un nutrizionista mediante intervista telefonica.

Miglioramenti di peso, gravità dell’acne e qualità di vita
Tutte le donne hanno completato lo studio e hanno aderito regolarmente alla dieta per 45 giorni. Effetti avversi lievi sono stati riportati solo nella prima settimana (mal di testa, perdita di forza muscolare) ma non hanno richiesto l’interruzione della dieta.

In media le partecipanti hanno perso l’8,08% del loro peso corporeo e hanno ridotto la circonferenza vita del 7,51%. Dopo 45 giorni di dieta la massa grassa si è ridotta significativamente dell’11,34%, la gravità dell’acne è migliorata del 41,5% (punteggio GAGS 24,26 vs 16,48) ed è stato riferita una migliore qualità di vita, con un miglioramento medio del 45% nel punteggio DLQI (14,55 vs 7,32).

È importante sottolineare che questi miglioramenti erano associati alla riduzione dei biomarcatori per la disbiosi (livelli di TMAO) e dello stress ossidativo (livelli di DROM), così come a un aumento significativo dell’Angolo di Fase (+8,60°), rispetto al basale. Miglioramenti della severità clinica dell’acne e della qualità di vita sono correlati con la riduzione dello stress ossidativo (DROMS) e con l’aumento dell’Angolo di Fase, anche dopo aver corretto il dato statisticamente con la variazione percentuale della massa grassa.

«In questo studio pilota, la dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico per 45 giorni ha dimostrato notevoli miglioramenti nella severità clinica dell’acne che sembrano essere attribuibili ai noti effetti antiossidanti e antinfiammatori di questo tipo di regime alimentare» ha commentato Barrea. «Se confermati in studi clinici randomizzati con un campione più ampio, la dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico potrebbe rappresentare una valida alternativa agli antibiotici e ai trattamenti topici per aiutare i pazienti a ridurre la gravità dell’acne».

Gli autori hanno comunque sottolineato che questi primi dati non sono ancora sufficienti per raccomandare la dieta chetogenica ai pazienti con acne come terapia di prima linea. Sono necessari ulteriori studi come conferma e per chiarire se i miglioramenti nella gravità clinica dell’acne possono essere raggiunti a lungo termine senza effetti collaterali.

Referenze

Barrea L et al. Very Low-Calorie Ketogenic Diet (VLCKD): A Therapeutic Nutritional Tool for Acne? Results of a Pilot Study. Abstract: 0842 presented at the European Congress on Obesity (ECO 2024).