In radio e in streaming NON PUOI RIMANERE”, secondo singolo estratto dal nuovo disco di inediti del MAESTRO PELLEGRINI, “Chi sono io” (Pioggia Rossa Dischi)
Francesco Pellegrini, in arte Maestro Pellegrini, è un cantautore e polistrumentista attivo da diversi anni nella scena pop-rock italiana. Dopo aver collaborato con artisti come i Criminal Jokers, Nada, Bobo Rondelli, Motta, Il Pan del Diavolo, Enrico Gabrielli (Calibro 35), Carmelo Patti, Mobrici, Fast Animals and Slow Kids e The Zen Circus, di cui è ancora oggi il chitarrista, pubblica nel 2020 “Fragile”, il primo disco solista. Oggi è impegnato in un lungo tour di anticipazione di “Chi sono io”, il suo secondo lavoro discografico in uscita a maggio e anticipato dai singoli “Chi sono io” e “Non puoi rimanere”.
Ascolta il brano: https://spoti.fi/3xPx9rG
“Non puoi rimanere” è una canzone piena di dolore e consapevolezza, dedicata a una persona che non c’è più. Parla dell’importanza di esprimere i nostri sentimenti anche quando le circostanze della vita sembrano averlo reso difficile o impossibile, e di come, nonostante i fraintendimenti e la distanza, possa sempre esserci spazio – soprattutto dentro di noi – per un ultimo abbraccio. Racchiude tutta la bellezza e la ferocia di un profondo e inaspettato momento d’incontro, l’amore incondizionato che può esplodere nel perdono.
Un brano solido, con una linea melodica semplice e potente, accompagnato da chitarre robuste, che rende onore alla tradizione di artisti come Piero Ciampi e Nada, per affacciarsi sul panorama indie-pop e alt-rock portando con sé tutta la verità e la malinconia di chi ha esplorato gli abissi, riemergendo vivo ma sanguinante.
Il Maestro Pellegrini parla del singolo: Anche quando la vita è stata solo un azzardo finito male e ti ha fatto perdere per sempre la fiducia di una persona cara è impossibile resistere alla tentazione di darle un abbraccio di fronte all’ultimo viaggio della vita.
“Non puoi rimanere” è la dedica per un addio fatta con grande affetto ad una persona che dopo tante delusioni ha scelto di rimanere sola e in silenzio negli ultimi mesi della sua malattia.
Nelle relazioni quando i fraintendimenti si accumulano, i rapporti si congelano piano piano fino a diventare blocchi di incomunicabilità che creano assenza, distacco e solitudine.
A causa spesso dei retaggi culturali l’orgoglio e la rabbia fanno giurare vendette che fanno spendere un’esistenza guastata dal rancore.
Ciò nonostante, è di fronte ai grandi passaggi della vita che le più grandi dighe emotive crollano e allora l’affetto, nascosto e represso per tanto tempo, sfocia e dilaga sotto gli occhi di tutti.
“A te che ci hai portati qui per ripartire sempre, non rimarrai mai sola in un abbraccio”