Malattie respiratorie polmonari: il futuro delle cure è nelle cellule staminali


Studio dimostra efficacia nel trattamento delle malattie polmonari attraverso la stimolazione della crescita di nuove cellule staminali per riparare i tessuti danneggiati

ferritina sierica

Sono stati pubblicati su PNAS i risultati promettenti di uno studio esplorativo (proof-of-concept), volto a saggiare la possibilità d’impiego di un prototipo di farmaco, noto con la sigla NZ-97, che ne dimostrerebbero l’ efficacia nel trattamento delle malattie polmonari attraverso la stimolazione della crescita di nuove cellule staminali per riparare i tessuti danneggiati. Se confermati, i risultati potrebbero aprire nuove opportunità nel trattamento della fibrosi polmonari e delle patologie respiratorie cronico ostruttive.

Razionale dello studio
In molte malattie polmonari, un numero insufficiente di cellule staminali permette la progressione del danno a carico dei polmoni.

I ricercatori, tuttavia, hanno sviluppato una piccola molecola avente come target i polmoni e simile ad un farmaco per stimolare la crescita delle cellule staminali polmonari.

Per arrivare alla messa a punto di questo prototipo di farmaco, i ricercatori hanno utilizzato ReFRAME, una libreria e un database Usa di riproposizione di farmaci creati dal Calibr-Skaggs Institute for Innovative Medicines (dedicato alla scoperta di farmaci dello Scripps Research) per testare i farmaci esistenti come basi per promuovere la crescita e la riparazione delle cellule staminali nei polmoni.

“Attualmente non esistono farmaci che promuovano la riparazione rigenerativa del polmone”, hanno ricordato gli autori dello studio. “Questo è particolarmente importante nella fibrosi polmonare idiopatica, poiché questa malattia è causata da un’insufficienza della popolazione di cellule staminali delle vie aeree inferiori, le cellule alveolari di tipo 2 (AEC2), a proliferare e a rigenerare l’epitelio coinvolto nello scambio dei gas respiratori”, hanno aggiunto.

Risultati principali
I ricercatori hanno identificato negli inibitori della dipeptidil peptidasi 4 (DPP4) degli strumenti potenziali per aiutare a promuovere la produzione di cellule staminali nelle vie aeree inferiori chiamate AEC2. Si ritiene che la disfunzione di AEC2 svolga un ruolo chiave nella patogenesi della fibrosi polmonare idiopatica, hanno osservato i ricercatori nello studio.

Su questi presupposti, i ricercatori hanno messo a punto un nuovo inibitore della DPP4 altamente solubile, noto come NZ-97, che può essere somministrato tramite iniezione intratracheale.

In un modello murino di malattia polmonare, NZ-97 ha indotto la crescita delle cellule AEC2 e migliorato il tessuto polmonare danneggiato. “È importante notare che NZ-97 ha dimostrato una buona tollerabilità quando è stato somministrato per via intratracheale ogni giorno in animali naive”, hanno sottolineato i ricercatori nello studio.

Inoltre, un mese di trattamento con 0,5 mg/kg di NZ-97 ogni 4 giorni non è risultato associato a variazioni rilevabili della struttura alveolare, né ad un aumento dell’infiammazione o dell’iperplasia cellulare.

Riassumendo
In conclusione, lo studio ha identificato un nuovo meccanismo per promuovere la riparazione alveolare a livello dei polmoni, scrivono i ricercatori nelle conclusioni del lavoro.

Tale approccio farmacologico, se verrà confermata la sua validità in nuovi studi che dovranno vagliare gli effetti a lungo termine di NZ-97, comprenderne i meccanismi di efficacia sul tessuto polmonare umano e determinarne l’efficacia e la sicurezza nella clinica, potrebbe rivelarsi utile per il trattamento non solo della fibrosi polmonare idiopatica ma, potenzialmente, anche di altre malattie polmonari come la Bpco.

I ricercatori hanno concluso ricordando che Il prototipo di farmaco NZ-97 è chimicamente simile a CMR316, un nuovo farmaco clinico candidato messo a punto dai ricercatori di Calibr-Skaggs, per il quale è previsto l’avvio di uno studio clinico di fase 1 a partire dall’estate.

Bibliografia
Shao S et al. Pharmacological expansion of type 2 alveolar epithelial cells promotes regenerative lower airway repair. Proc Natl Acad Sci U S A. 2024 Apr 16;121(16):e2400077121. doi: 10.1073/pnas.2400077121. Epub 2024 Apr 10. PMID: 38598345.
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